OTTOBRE

1 -- Buongiorno per tutto il giorno. Nel Vangelo odierno (Lc 9,51-56), Gesù è consapevole di quello che lo aspetta: la Croce (Lc 9,51). Diretto a Gerusalemme, i discepoli camminano accanto a Lui e non con Lui. Hanno altro in mente. Giacomo e Giovanni hanno un metodo fondamentalista. L'ammonimento di Gesù ai due fratelli, suoi discepoli, dimostra la sua bontà verso chi lo rifiuta (i Samaritani: Lc 9,54-55). L'ammonimento del Vangelo è mitezza e pazienza. Invocare il fuoco e la consumazione è spontaneo per gli uomini (Lc 9,54). Ma non è secondo lo spirito di Gesù Cristo. Gesù ha bisogno di discepoli liberi, pronti ad abbandonare umane certezze, ad amarlo sopra ogni cosa e a mettersi in gioco ogni giorno per seguirlo. Chi ha deciso di andare dietro a Lui non potrà più inseguire le cose né correre dietro aspirazioni sbagliate. Sa ed è consapevole di appartenere totalmente a Lui e al suo Vangelo. Buon cammino e buona giornata.

- Con la festa di Santa Teresa del Bambino Gesù, entriamo nell'infanzia spirituale e diventiamo missionari di Cristo. Felice giornata.

2 - Buongiorno. Nel Vangelo di oggi (Lc 9,57-62), abbiamo tre tipi di vocazione. Chi sceglie di seguire Gesù deve essere consapevole che deve fare delle scelte di vita. Gesù non accetta le obiezioni e condizioni da parte di quelli che chiama (vv. 59.62). La prima vocazione descrive la disponibilità e la generosità di un giovane che vuole diventare discepolo. Disse a Gesù: "Ti seguirò ovunque tu vada" (v. 57b). Per chi è sicuro di se come questo giovane, Gesù oppone l'obiezione che fa riflettere: "il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo" (Lc 9,58b). Bisogna seguirlo e diventare suoi discepoli con prontezza e decisività perché il discepolato non è una passeggiata né una vita da prendere con leggerezza. È un impegno serio sulla via della povertà, una vita proprio di disagio per chi la vive come si deve, una vita di scherni e di "croce". Chi capisce la logica della sequela proposta e rivelata da Gesù può fare strada. Che gli angeli custodi possano vegliare su di noi e orientarci su la retta via che conduce a Gesù. Buona giornata.

3 - Buongiorno per tutto il giorno. Nel campo della missione, non sono soli gli apostoli i mandati da Gesù, ma anche tutti i cristiani (preti e laici fedeli) rappresentati dai settantadue discepoli (Lc 10,1.3). È un vero impegno missionario. Questi vanno in missione con orientamenti chiari. Lo stile è quello della povertà e dell'abbandono alla provvidenza (Lc 10,4.7). Dove sono accolti, devono manifestare il segno della venuta del regno di Dio in mezzo al popolo: "guarire i malati". Questo segno sarà subito seguito dalla parola più importante dei miracoli, parola che rassicura: "È vicino a voi il regno di Dio" (Lc 10,9). È il vero motivo dell'annuncio. Tutti i cristiani sono allora chiamati a collaborare all'annuncio della Parola di Dio, a proclamare la consolazione e soprattutto la Pace (Lc 10,5) che anticipa il regno di Dio. 

La missione non è affare di discepoli superdotati né esige patenti particolari. È la vita reale e quotidiana del discepolo. È nella quotidianità che bisogna raccontare il Signore Gesù, con una vita esemplare. Il racconto evangelico odierno ci rivela anche un altro stile. Per annunciare il Vangelo, non servono "navigatori solitari", ma un tessuto di comunione. La Chiesa di Cristo non è frutto di Leaders carismatici, ma di fratelli e sorelle che credono e testimoniano. "Andate e annunciate il Vangelo" (Mc 16,15; Mt 28,19). È una esigenza oggi, un profumo forte che toglie i cattivi odori del nostro mondo odierno. Buona giornata.

4-  Buongiorno per tutto il giorno. Oggi nella Chiesa è la festa di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia. Dio agisce nella storia suscitando nuovi carismi nei momenti di maggior difficoltà. Parlando di San Francesco, possiamo imitare la sua povertà e la sua umiltà. Entrare nel mistero del Regno è cercare di scoprire il rapporto tra Gesù e il suo Padre. Dio concede agli uomini dal cuore semplice la grazia della conoscenza di questo mistero e di vivere pienamente questa realtà. Nel vangelo odierno (Mt 11,25-30), Gesù si incanta davanti ai piccoli: "ti rendo lode, Padre, perché queste cose le hai rivelate ai piccoli". Di piccoli è pieno il Vangelo. Sono gli ultimi della fila, ma i preferiti di Dio. Il mistero della salvezza non è rivelato ai superbi, ma ai piccoli e agli umili (cfr. Mt 11,25). Questi non presumono nelle loro proprie capacità, ma si fidano e si affidano, si lasciano guidare e orientare. I discepoli devono essere come loro. Questa è una certezza: chi riesce ad accostarsi a Gesù e a seguirlo trova in Lui la pace. 

L'Italia, terra di santi, sta attraversando oggi un momento difficile e di prova della fede. Con l'aiuto e l'intercessione di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, che il nostro mondo malato e stanco possa rivivere nella speranza che torni presto ad essere fonte di vita, di luce e di santità. Auguri a chi porta il nome di Francesco e di Francesca. Buona giornata e buona festa.

5 - Buongiorno e buon fine settimana. Nel Vangelo di oggi (Lc 10, 17-24), i discepoli tornano da Gesù dopo la loro prima missione. Hanno sperimentato l'efficacia della Parola nelle loro povere parole. Hanno visto persone cambiare e credere. Raccontano a Gesù le loro esperienze. Grazie alla loro predicazione del Vangelo, il demonio è sconfitto. È per loro un momento di intensa felicità (cfr. Lc 10,17). Gesù cerca di farli tornare con i piedi per terra, aiutandoli ad eleggere in modo sapienziale quanto hanno vissuto, ma il loro entusiasmo è irrefrenabile (Lc 10,18-20a). Gesù loda allora il Padre per tanta fecondità, anche se sperava fossero i Farisei ad accogliere il seme della Parola. Invece, la loro arroganza e l'orgoglio impediscono il seme di questa Parola di crescere nel loro cuore. Sono i piccoli, i semplici ad aprirsi alle novità di Dio, alla novità del Vangelo (cfr. Lc 10,21). La Parola dà frutto ed opera laddove trova cuori disposti ad accettare la sua logica. Gesù poi li aiuta a capire che non è grazie alle loro capacità che hanno vinto l'opposizione del maligno e li invita a sentirsi solo un fragile strumento. Dio potrebbe agire da solo, ma usa ciascuno di noi con le sue doti per proclamare e diffondere il suo regno.Un solo vanto, una sola ricompensa: sapere che “...il vostro nome è scritto in cielo” (Lc 10,20b). C'è più grande consolazione di questo? Questo è un vero Vangelo di vita, di consolazione e di speranza. Buona giornata.

6 - Buongiorno nel giorno del Signore. Il Vangelo odierno (Mc 10,2-16) ha due parti: l'insegnamento sull'unità e l'indissolubilità del matrimonio e l'accoglienza del Regno come i bambini. Al tempo di Gesù, si poteva ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo. In questa situazione di mantenimento dell'ingiustizia, la questione sul divorzio è sollevata e fatta a Gesù. Gesù riafferma l'unità e l'indissolubilità del matrimonio. Tale fu il progetto di Dio fin dall'origine (Mc 10, 6-9). Il Vangelo odierno difende dunque il matrimonio e la famiglia. Una famiglia felice crea un ambiente propizio ai valori d'amore, di unità, di comunione, di dialogo, di armonia, di concordia e di pace. Il santo Papa Giovanni Paolo II diceva che il futuro dell'umanità passa attraverso la famiglia. In famiglia si impara il rispetto dell'altro, la pazienza, il perdono, l'ascolto, il senso di donarsi, di dare e di perdonare. Che il Signore faccia della Sacra famiglia di Nazaret  un modello per le nostre famiglie umane, un modello di amore, di unità e di armonia.

Il secondo tema è quello di lasciare andare i bambini da Gesù. Il regno di Dio appartiene a quelli che gli assomigliano. Nel brano evangelico odierno abbiamo da una parte la categoria di quelli che tendono insidie a Gesù, i farisei e dall’altra parte i bambini che Gesù dona come modello di accoglienza del Regno di Dio. Per accoglierlo, basta lasciarsi amare da Dio come i bambini si lasciano abbracciare e abbandonare alla protezione del loro padre. L'infanzia spirituale è la via sicura per camminare verso la santità, verso la salvezza e verso il Regno (cfr. Mc 10,15). Come accogliere il Regno di Dio come i bambini ora che siamo già adulti? Dio propone un linguaggio umano per riportarci nella sfera divina. Cosa aveva già fatto con Nicodemo. Bisogna rinascere di nuovo per entrare nel Regno di Dio (cfr. Gv 3,4-5). Santa Teresa del Bambino Gesù ci rivela il segreto della "piccola via dell'umiltà". L'infanzia spirituale è la via della semplicità e dell'autenticità della nostra relazione con Dio. Accogliamo il Regno di Dio che ci è dato in dono.  Buona e felice domenica.

7 - Buongiorno e buon inizio settimana. Oggi, nella memoria della Beata Vergine Maria del Rosario, il brano del Vangelo (Lc 10,25-37) ci presenta la parabola del buon Samaritano. Ci insegna che l'amore non si limita alle parole, ma si manifesta con i fatti fino all'amore del nemico. Questo messaggio è un richiamo a farsi prossimo dei bisognosi, a prendere carico di loro con intimo e operoso amore. Come il dottore della Legge, abbiamo tutti un interesse: ereditare la vita eterna (Lc 10,25). Per avere la vita, bisogna amare Dio e il prossimo come noi stessi (Lc 10,27). L'amore del prossimo che vediamo è più impegnativo. Bello Sapere che tutta l'umanità, nell' immagine dell'uomo caduto nelle mani dei briganti, scende da Gerusalemme a Gerico. Tutti noi siamo sullo stesso percorso, anche il sacerdote (Lc 10,31). Chi dovrebbe farsi ponte con Dio non lo fa' (vv. 31-32). Invece un samaritano si presta, "non è prudente", non ha paura per la sua vita, anzi rischia tutto per amore. Vede, si ferma, ha compassione, si avvicina, versa il vino sul corpo dell’aggredito, fascia le sue ferite, carica l'uomo, lo porta, si prende cura di lui, paga la fattura, anche il saldo (cfr. Lc 10,33-35). Quante azioni rimosse insieme dall'amore! È il nuovo decalogo perché l'uomo sia riconosciuto nella sua dignità e che la terra non sia più abitata da briganti. Cuore di tutto il brano è il verbo "amare" per trovare la vita (Lc, 27-28). Il segreto della vita è rivelato. Abbiamo tutta la vita per amare ed essere felici. Ma i gesti concreti e coraggiosi da porre sempre di fronte al bisognoso sono espressi in tre verbi: vedere, fermarsi e toccare. Buon cammino a tutti e buona giornata.

8 - Buongiorno per tutto il giorno. Nel brano del Vangelo di oggi (Lc 10,38-42), Gesù è in viaggio ed è accolto nella casa degli amici a Betania (Marta, Maria e Lazzaro) per rifarsi il fisico e la mente. Lui, a sua volta, porta a loro la sua pace. A Betania si respira ospitalità e Gesù ci va volentieri perché la sua umanità ha bisogno di sguardi e di abbracci. È un Dio con un volto umano, un Dio che parla di quotidianità, che piange, che si arrabbia e che sa rallegrarsi. Mentre Marta è indaffarata in cucina, Maria beve alla fonte della Parola di Gesù. Il suo cuore l'ha portata a scegliere quello che fa' bene alla vita, ciò che regala la vera libertà, apre orizzonti e fa sognare. Maria di Betania è feconda perché ha un grembo dove si custodisce la Parola. È apostola, inviata a donare ciò che Gesù ha seminato nel suo cuore. Con affetto, Gesù rimprovera Marta, non per il suo servizio, ma per l'affanno. Non contesta la sua generosità, ma l’agitazione. Nella vita, succede che c'è un troppo che può toglierci la libertà e staccarci dagli altri. Ricordiamolo che Dio non cerca servi, ma amici. Non cerca persone che fanno delle cose per Lui, ma gente che lo lasci fare delle cose di Dio in noi e per noi. Felice giornata.

9 - Buongiorno. Nel Vangelo di oggi (Lc 11,1-4), Gesù ci insegna a pregare. I discepoli erano affascinati dalle sue lunghe soste di preghiera e fanno una bella richiesta: "Insegnaci a pregare". Sappiamo che pregavano già nella sinagoga. Perché allora pregare e come pregare? Cosa si deve chiedere nella preghiera? Abbiamo veramente bisogno di pregare? E perché Gesù pregava. Pregare è un dialogo con il Padre. Gesù testimonia una preghiera nuova, intima, una relazione familiare con Dio che nessuno si sarebbe sognato. Il Dio di Gesù è un Dio vicino. I discepoli chiedono a Gesù di introdurli in questa relazione unica. Esaudisce la loro domanda con la preghiera nuova del "Padre nostro", la preghiera dei figli. Questa preghiera ha unastruttura. Prima la lode seguita da piccole ed essenziali richieste. Spesso la nostra preghiera sa soltanto chiedere. Con Gesù, diventa questa volta, un respiro filiale con Dio. Domandiamo a Dio quello che gli conviene e il necessario per noi. 

Alziamo gli occhi verso il Padre che ama ed esaudisce. Buona giornata.

10 - Buongiorno. Nel racconto evangelico (Lc 11,5-13), scopriamo la forza della preghiera insistente e perseverante. Un uomo è uscito di notte per bussare alla porta di un altro amico chiedendogli un pane per uno che ha camminato nella notte (cfr. Lc 11,5-8). In questa vita, siamo come la gente in viaggio nelle notti e che bussa angosciata e disperata al cuore di Dio per trovare consolazione e conforto per le proprie e altrui fatiche.Si bussa per fare circolare nelle vene del mondo la vitalità dell'amore. Offrendo un po' del proprio pane quotidiano, possiamo avere un pezzo per tutti. Parliamo di pane quotidiano e non di bombe quotidiane. Bisogna piuttosto convertire le bombe in pane. Ce ne sarebbe di pane per tutti nel mondo. Nel racconto evangelico anche, Gesù fa un test della fiducia con una chiave: la preghiera. "Chiedete, Cercate,  Bussate" (cfr Lc 11,9-10). Nella preghiera, incontriamo Dio che si rivela Padre. La preghiera non è un dovere, ma un respiro. Ci aiuta a vivere. Guai a ridurre la preghiera ad una abitudine o ad una superstizione. Guai a rivolgersi a Dio soltanto in caso di necessità. Il dono più bello e più grande è di ottenere, non quello che mi serve, ma lo Spirito Santo che mi aiuta a fare l'esperienza di figli (cfr. Lc 11,13). Più mi sento figlio e mi abbandono nelle mani di Dio, più cesso di chiedere (cfr. Lc 15,12.29). Così vivo felice nell'intimità e nella casa del Padre. Buona giornata.

11 - Buongiorno per tutto il giorno. Nel vangelo (Lc 11,15-26), Gesù scaccia i demoni con il potere che viene dall'alto. In Lui è già presente il regno di Dio che libera dal male l'infermo (cfr. Lc 11,14.20). Ma una volta liberati, bisogna vigilare perché lo spirito impuro non cerchi di tornare ancora in noi per prendersi possesso di noi (cfr. Lc 11,24.26). Il demonio è per definizione l'incarnazione del male. Non si dà mai pace ed è sempre all'opera per distruggere e rovinare le persone. Bisogna resistergli con la forza della fede (1Pi 5, 8-9). Cerchiamo di avere cura della nostra persona, ma consegnamo al Signore le chiavi di casa. È l'uomo forte che ci difende. Non abbiamo scelta se vogliamo vivere liberi. Confidiamo in Lui. Felice giornata.

12 - Buongiorno e buon fine settimana. I beati. Chi sono? La vera beatitudine non consiste nell'avere tante ricchezze né un vincolo di parentela fisica con Gesù, ma nell'ascoltare e nel mettere in pratica la parola di Dio. Questa è la vera parentela. La Vergine Maria è stata grande non perché ha fisicamente dato alla luce Gesù, ma perché ha accolto la Parola ed è stata obbediente (Lc 1,38; cfr. Lc 8,21). L'insegnamento di Gesù prende lo spunto dal grido di una mamma incantata che si fa interprete dei sentimenti di tutti. Quella donna prova una "santa invidia" per la mamma di Gesù proclamata da lei beata per aver avuto un figlio speciale. Gesù non si lascia coinvolgere in una vicenda troppo sentimentale. Precisa: "è ancora più beato chi ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica". Lui è la Parola incarnata, il Verbo di Dio. Bisogna accoglierlo. La Vergine Maria ha ricevuto l'annuncio dell'angelo Gabriele ed ha accolto nel suo grembo la Parola. Sant'Agostino afferma: "Maria concepì Gesù nel suo cuore mediante la fede, e poi fisicamente nel grembo. Maria credette e si compì in lei ciò che credeva". Andare a Gesù, seguirlo e ascoltarlo è il massimo della felicità. Percorri questa via e ti sentirai bene. Buona giornata.

 

 

 

 

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