SETTEMBRE
1 - Buongiorno nel giorno del Signore. In questa XXII° domenica del T.O., Dio ci invita all'ascolto e a praticare le sue norme per avere la vita ed entrare in possesso della terra promessa. Per mezzo del suo servo Mosè, Dio comanda al popolo di osservare le Leggi, dono del suo amore, di prossimità e di metterle in pratica (cfr. Dt 4,6; Gc 1,21-22). Vuole che non ci sia un contrasto nel comportamento, ne inganno ne doppiezza tra il dire e il fare. Dio richiama il suo popolo alla Fedeltà, alla Verità e alla Sincerità. La settimana scorsa, Gesù rimproverava gli scribi e i farisei per la loro ipocrisia e doppiezza. Gesù, nel Vangelo odierno, riprendendo la profezia di Isaia, rimprovera il popolo di Dio di offrire un culto a Dio, di invocare il suo nome e di insegnare la sua dottrina, ma di essere lontano da Lui con il cuore. Non è male il praticare la religione, ma bisogna vegliare sull'essenziale: "educare il cuore". Gesù diceva: "questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me" (Mc 7,6-8; Is 29,13). Non è forse la doppiezza e l'ipocrisia di cui parlava Gesù e che smascherava il comportamento degli scribi e farisei? (Cfr. Mt 23,1-36). Liberaci Signore dalla duplicità, dall'ipocrisia e dalla falsità.
Gesù, nel Vangelo odierno, insiste sulla purezza del cuore, cioè la sua conversione perché è dal cuore che vengono tutti i mali che rendono impuro l'uomo: divisioni, rancori, invidia, orgoglio, malvagità, aggressività, disprezzo e così via. Il cuore è da curare e da mantenere sempre libero, senza macchia davanti a Dio e agli uomini. Buona e felice domenica .
Oggi, celebreremo e vivremo attivamente la liturgia come comunione con Dio.
La religione va vissuta con il cuore e non con le pratiche esteriori. È questo che Gesù teme, rimprovera ai rappresentati del culto nel tempio di Dio e combatte. Gesù vuole guarire il cuore insensibile e duro dell'uomo perché è il seggio dei sentimenti. Gesù riporta tutto all'interiorità e all'inizio della creazione . E "Dio vide che tutto quello che aveva fatto era buono" (Gn 1,10.12.18.24.31). Dio ha creato il corpo e ha voluto che l'uomo possa onorarlo e glorificarlo con la vita e con il corpo (cfr. 1 Cor 6,19-20). Il corpo ha un cuore. Tutto si decide nel tempio del cuore. Questo cuore dev'essere libero e purificato per non essere luogo di appuntamenti dell'impurità, furti, omicidi, adulteri, avidità, malvagità, inganno, invidia, calunnia, superbia, stoltezza, dissolutezza e di altri desideri cattivi (cfr. 1Cor 6,18; MC 7,21b-22). Curiamo il cuore, custodiamo la sua porta (Pr 4,23) perché sia il custode della luce delle cose. Felice giornata e buona domenica.
2 - Buongiorno e buon inizio settimana. Il tema fondamentale di oggi è l'annuncio, la proclamazione della buona novella. San Paolo annuncia Gesù Cristo crocifisso (1Cor 2,2.4). È Lui che ha vinto la morte con la vita. Nel Vangelo odierno, Gesù è per noi un modello di coerenza e di fedeltà. Come buon ebreo, frequenta la Sinagoga il sabato, legge la Parola di Dio. La novità è che Gesù applica il brano della profezia di Isaia letta (Is 61,1-2) sulla propria persona. In Lui, quella profezia si realizza. Egli proclama "l'oggi" della storia della redenzione. La missione di Gesù è rivelata. È consacrato e mandato per annunciare ai poveri il lieto annuncio, proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista, rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l'anno di grazia del Signore (Lc 4,18-19). Nel brano evangelico di oggi, Gesù si presenta come il Salvatore e il centro della storia della salvezza. Si presenta come il vero e il definitivo inviato di Dio. La resistenza dei compaesani è una prova che non è facile accettare il mistero della sua incarnazione giudicandolo solo al livello umano. Prima i compaesani sono meravigliati delle parole di grazia che escono dalla sua bocca, poi scendono nel pregiudizio. È figlio di un carpentiere (cfr. Lc 4,22). Gesù spiega brevemente tutto a suo riguardo. La situazione appare drammatica quando la sua parola diventa parola di condanna degli "eletti", parola però che apre una prospettiva e una preferenza di salvezza fuori dei confini di Israele. I meravigliati di prima cambiano idea. Pieni di sdegno, si alzano, cacciano Gesù fuori dalla città, lo conducono sul ciglio del monte della città per precipitarlo giù (Lc 4,28-29).
La situazione di Gesù come quella dei suoi discepoli non è ancora cambiata tanto oggi. Ma la finale del racconto apre una nuova strada. Gesù, nonostante l'ostilità dei compaesani, è libero. "Passando in mezzo a loro, si mise in cammino" (Lc 4,30) verso il suo destino di vittoria. Dunque, niente paura. Andiamo sempre avanti con Lui. Buon cammino e felice giornata.
3 - Buongiorno per tutto il giorno. Gesù, nella vita concreta, sta realizzando a Cafarnao quello che ha sottolineato nel leggere e attuare la profezia di Isaia nella sinagoga di Nazaret (Lc 4,18-19) : Annuncia il lieto annuncio, libera, guarisce e illumina la gente con la sua Parola e le sue opere. Sempre familiare a Dio e alla Sacra Scrittura, non manca mai di frequentare la Sinagoga il giorno di sabato (Lc 4,31b-32). La sua parola ha autorità (Lc 4,35a.36). La sua presenza disturba il regno delle tenebre. I demoni lo riconoscono come l'inviato da Dio, il Santo. Riconoscono anche la sua potenza e sanno che è proprio venuto per rovinarli (Lc 4,34) e togliere a loro l'armatura nella quale confidavano (cfr. Lc 11,21-22). Noi, con il battesimo, siamo inseriti nella vittoria di Cristo sul male e sul peccato. Ogni peccato è come un richiamare e fare spazio al demonio. Vigiliamo dunque e resistiamo al diavolo con la forza della fede (cfr. 1Pi 5,8-9a). Buona giornata.
4 - Buongiorno. Il brano evangelico odierno sposta la nostra attenzione dell'incontro con Dio dalla sinagoga a un altro luogo (la casa, la strada). Nella casa di Simon Pietro avviene il primo miracolo di Gesù. Gesù guarisce la suocera di Pietro che, una volta guarita, si mette a servire (Lc 4, 38-39). Altre guarigioni avvengono con l'imposizione delle sue mani. Guarisce il corpo e scaccia demoni in molti (Lc 4,40-41). Ha lavorato un giorno pieno e ora, ha bisogno di forza e di energie nuove per proseguire la sua missione di soccorrere fisicamente la vasta umanità sofferente e la predicazione della parola per la redenzione spirituale (Lc 4,42-44). Gesù ha chiamato i suoi discepoli per costituire la Chiesa. Li ha formati vivendo con loro. Hanno sperimentato le opere di misericordia che faceva sui malati e bisognosi. La chiesa è chiamata a farsi ponte d'incontro fra Dio e il mondo. Nessun'altra missione le compete, meno che meno quella del potere o dell’affare. Guarigioni, liberazione dai demoni e annuncio del Vangelo, sono il contenuto della missione di Cristo, annuncio gioioso della salvezza (Evangelii Gaudium). In Lui si avvera la figura e l'opera del Messia (cfr. Is 61,1-2). Egoisticamente, la gente di Cafarnao vuole trattenerlo. È molto interessata per quello che compie da loro. Gesù vuole una "Chiesa in uscita". Per questo precisa la sua missione di universalità: "Andiamo altrove. È necessario che io annunci la buona notizia del Regno di Dio anche alle altre città. Per questo sono stato mandato" (Lc 4,43). La preghiera prolungata in un luogo deserto l'ha aiutato a prendere una decisione coraggiosa: non restare a Cafarnao dove ormai la sua opera è riconosciuta. Gesù va oltre a diffondere la Parola. Imitiamo Gesù nel ritirarsi per pregare, nell'aiutare gli altri e nella sua libertà di compiere solo la volontà del Padre. Buona giornata.
5 - Buongiorno per tutto il giorno. Oggi ricordiamo Santa Teresa di Calcutta. La Parola di Dio oggi continua ad alimentare la nostra vita. Dopo il primo annuncio e i primi miracoli, Gesù chiama i suoi primi discepoli. Il racconto è di Luca (cfr. Lc 5,1-11). Dio ha il suo modo di chiamare le persone e usa varie strategie. Per il caso di Simon Pietro qui, è la pesca laboriosa che diventerà miracolosa (Lc 5,4). Prima che sopravvenga Gesù, la pesca è dura e senza frutto. Solo con la sua presenza e seguendo la sua parola, gli insuccessi diventano fecondi. Dio continua a riempire di miracoli la nostra esistenza. Per esempio, un incontro gioioso nella rete di Pietro che è la Chiesa e la nostra conversione. Quando riconosciamo la nostra indegnità di fronte a Gesù (v.8), egli vi innesta sopra una chiamata per diventare "pescatore di uomini". In questo racconto, abbiamo ancora due altri orientamenti:
1) "Sulla tua parola, getterò le reti" (Lc 5,5b). Prendiamo il largo, iniziamo questa giornata gettando le reti per la pesca. Ci penserà Dio a moltiplicare i nostri sforzi e a renderli fecondi.
2) "Signore, allontanati da me perché sono un peccatore" (Lc 5,8). È la scusa di molti che dicono: "non sono all'altezza, sono solo peccatore".
Gesù si rivolge a Simone, non ai suoi soci che erano testimoni dell'accaduto. Disse, "non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini" (Lc 5,10). La conclusione però coinvolge tutti e tre (Pietro, Giacomo e Giovanni). Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono (Lc 5,11). Buon cammino e buona giornata.
6 - Buongiorno per tutto il giorno. Il Vangelo odierno ci presenta Gesù come lo Sposo. Ha un rapporto particolare con i suoi discepoli e un amore speciale per la sua Chiesa. Gli Scribi e farisei, i nemici tradizionali di Gesù lo attaccano prendendo di mira i suoi discepoli che non digiunano (Lc 5,33). Gesù non rimane zitto. Li spiazza. Non è il momento opportuno per digiunare. Verrà il momento della sua passione e il momento della persecuzione della Chiesa. Sono giorni di prova e del silenzio, giorni del digiuno (cfr. Lc 5,34-35). I discepoli di Gesù, a motivo della sua presenza, sono gli invitati alle nozze. Beati loro. Con Lui e accanto a Lui, c'è sempre gioia. Il salmo 15 lo conferma: "gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra" (Sal 15,11). È Lui lo Sposo. Il concetto dello sposo è una definizione di Gesù di una profondità incredibile. Con Lui, il giudaismo è superato. Senza la sua luce, la vita dei 'calpestati' e dei 'piccoli' veste abiti da lutto. La novità che Gesù annuncia richiede un cambiamento di mentalità. Solo così, la vita cristiana può diventare sempre una vera festa. Se la fede non è un incontro con Dio lo Sposo, è inutile mettere le toppe alle vecchie idee di Dio. Indossiamo dunque l'abito nuziale e sarà festa perenne. Felice giornata.
7 - Buongiorno e buon fine settimana. Nel racconto evangelico odierno (Lc 6,1-5), i farisei osservanti maniacali della Legge e della tradizione che le si è formata attorno, deducono che Gesù non faccia osservare il giorno di Dio. Conosciamo chi sono i farisei. I farisei ci tengono all'esteriorità e alla pratica della Legge per la legge. Attaccano Gesù, prendendo ancora di mira i suoi discepoli sull'osservanza del sabato (Lc 6,1-2). Gesù dimostra che il sabato non ha un valore assoluto. Il valore assoluto è Lui, "il Figlio dell'uomo, Signore del sabato" (Lc 6,5). Gesù è più grande della Legge. Quello che vale ed è più importante è il riferimento a Lui che è la nuova legge, il cibo e il riposo dell'uomo. In Lui si trovano i criteri dei valori per pensare ed agire nel giusto. Buona giornata.
8 - Buongiorno nel giorno del Signore. La profezia di Isaia si realizza. Non c'è da temere, ne da disperare. In Gesù, il tempo Messianico si avvera. Per il popolo di Dio si rinnova l'esodo con i suoi miracoli e gli oppressi saranno liberati (cfr. Is 35,4-7). Il Vangelo ci mostra Gesù che non conosce steccati di razza o di cultura. È andato in terra straniera perché nella sua terra ha incontrato pregiudizi e diffidenza. Gli portano un sordomuto, un uomo prigioniero del silenzio, una vita a metà. Ma è portato da alcuni amici che pregano Gesù di imporgli la mano (Mc 7,32). Per liberarlo, c'è una procedura: È portato in disparte, lontano dalla folla; Gesù gli pone le dita negli orecchi; con la saliva gli tocca la lingua; c'è la preghiera e un comando: "Effeta" = apriti (Lc 7,33-35). Gesù gli riserva una attenzione speciale. Non è più un emarginato anonimo, ma un preferito di Dio. I miracoli che Gesù compie sono la prova che è giunta l'epoca messianica. Questo non può che rallegrare e meravigliare la gente che si esprime nella finale del Vangelo odierno. È il riassunto del messaggio del racconto: "Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e parlare i muti! (Mc 7,37). Questa frase-conclusione del racconto rimanda alla nuova creazione e al ministero della sua misericordia. Concretamente cosa è successo? Il sordomuto comunicava con i gesti. Gesù ha voluto con lui un contatto fisico. Così il suo corpo è diventato un luogo di incontro. La salvezza passa anche attraverso i corpi. Gesù dice : "EFFETA", cioè "Apriti" agli altri e a Dio. "Chi non sa ascoltare il fratello non saprà ascoltare neppure Dio" (Bonheffer). Buona e felice domenica.
9 - Buongiorno e buon inizio settimana. Nel brano evangelico odierno (Lc 6,6-11) la disputa sul riposo sabbatico giunge al suo apice. I farisei e gli Scribi sembrano irremovibili nelle proprie convinzioni religiose. Per Israele, il sabato è un dono perché ogni ebreo sa che il sabato va dedicato alla preghiera, all'ascolto della Parola di Dio e alle opere di bene.
Nel brano evangelico di oggi, c'è in presenza un uomo in difficoltà. Ha una mano destra paralizzata. Ha bisogno e va aiutata. Gesù gli dice: "Tendi la mano". Con questa "parola performativa e creativa", l'uomo ammalato guarisce (Lc 6,10). Quando la vita è in pericolo, la prescrizione del riposo viene sospesa perché il sabato è giorno di gioia, non di dolore. I capi del popolo si rifiutano di vedere il bene compiuto da Gesù e non permettono la libertà di interpretazione di Gesù riguardo al Sabato (cfr. Lc 6,5). Non stupisce questo per il fatto che Gesù, per gli Scribi e farisei, era sempre una pietra d'inciampo.
Prima della Croce sul calvario, Gesù ha incontrato tante altre croci, a partire dall'indifferenza e dalla mancanza di fede alla mancanza di discernimento dei farisei e Scribi. Notiamo che Gesù andò incontro alla morte per la sua fedeltà alla vita-bene dell'uomo. Ecco una domanda alla quale bisogna sempre rispondere: è bene osservare la legge per la legge o guardare all'uomo e quindi esercitare l'unica vera legge della carità? (cfr. Lc 6,9). Per Gesù, i precetti religiosi devono recedere quando è in gioco il bene dell'uomo. Oggi, la guarigione della mano destra è una meraviglia. La destra del Signore ha fatto meraviglie (Ps 117,15b-16). La destra è la mano che serve di più e quindi è un gran miracolo che Gesù ha fatto in favore dell'uomo ammalato. Il paragone che fa il salmo 137 diventa un insegnamento: "se ti dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra" (sal 137,5). È un grande giuramento. Guarisci, Signore, le nostre infermità per essere al servizio della tua gloria e della tua lode. Buona giornata.
10 - Buongiorno per tutto il giorno. Nel brano evangelico odierno (Lc 6,12-19), Gesù si sceglie i dodici apostoli (base del nuovo Israele) dopo aver passato tutta la notte in preghiera (Lc 6,12-13a). Propone così la preghiera come base di ogni decisione seria della nostra vita e come radice della vita cristiana. Dalla sua preghiera notturna ha tratto anche la forza per predicare e per alleviare le sofferenze umane (Lc 6,18). Tra i dodici scelti, non mancano i limiti. Sono persone per niente colte, con abilità solo manuale. Ricevono da Gesù una identità rinnovata. Proseguiranno la sua missione nella Chiesa. La scelta dei dodici è un momento importante nella vita di Gesù. Lo indica l'orazione che lo ha preparato. Li ha scelti con alcuni difetti che non sono un limite insuperabile per la straordinaria e gloriosa opera di Dio. Gesù ha voluto segnare, con i limiti eventuali, l'orientamento di una Chiesa che deve pensare sempre positivo, fare gioco di squadra, credere che gli altri possono essere migliori di noi, che nella Chiesa si vince e si perde insieme e che c'è una lezione da trarre anche nelle sconfitte. Non abbiate paura. L'espressione "non temere" ricorre 366 volte nella Bibbia. Confidiamo in Colui che ci ha scelti e ci sostiene nella missione che ci affida. Buona giornata.
11 - Buongiorno per tutto il giorno. Nel brano evangelico odierno (Lc 6,12-19), Gesù si sceglie i dodici apostoli (base del nuovo Israele) dopo aver passato tutta la notte in preghiera (Lc 6,12-13a). Propone così la preghiera come base di ogni decisione seria della nostra vita e come radice della vita cristiana. Dalla sua preghiera notturna ha tratto anche la forza per predicare e per alleviare le sofferenze umane (Lc 6,18). Tra i dodici scelti, non mancano i limiti. Sono persone per niente colte, con abilità solo manuale. Ricevono da Gesù una identità rinnovata. Proseguiranno la sua missione nella Chiesa. La scelta dei dodici è un momento importante nella vita di Gesù. Lo indica l'orazione che lo ha preparato. Li ha scelti con alcuni difetti che non sono un limite insuperabile per la straordinaria e gloriosa opera di Dio. Gesù ha voluto segnare, con i limiti eventuali, l'orientamento di una Chiesa che deve pensare sempre positivo, fare gioco di squadra, credere che gli altri possono essere migliori di noi, che nella Chiesa si vince e si perde insieme e che c'è una lezione da trarre anche nelle sconfitte. Non abbiate paura. L'espressione "non temere" ricorre 366 volte nella Bibbia. Confidiamo in Colui che ci ha scelti e ci sostiene nella missione che ci affida. Buona giornata.
12 - Buongiorno per tutto il giorno. Imitare Dio nella misericordia (Lc 6,36) è il tema centrale del brano evangelico odierno. È possibile imitare Dio? Gesù lo trova fattibile e lo propone concretamente ai suoi discepoli: Amare i nemici, fare a loro del bene, benedirli e pregare per loro, non giudicarli, ma perdonare (Lc 6,27-29.35.37). Questo programma è molto impegnativo ed è una mèta ardua. Bisogna avere il coraggio di provarci per riuscire. In questo, un cristiano si distingue dagli altri. È un grande ideale che ci fa sentire piccoli e ci invita a camminare su una strada luminosa. Quello che è chiesto a un vero discepolo di Cristo è questo: Amare sempre il prossimo, anche i nemici. Tutto il Vangelo è qui. È come se Gesù dicesse: riallaccia tu la relazione quando ti sembra già rotta. Fa' il primo passo, perdona, ricomincia, vinci il tuo orgoglio, rattoppa il tessuto della vita spesso lacerato dalla violenza, dall'indifferenza e dal disprezzo. Ricordati che un cristiano, con il suo modo di agire, inventa reazioni nuove. Grazie alla creatività dell'amore, fa' saltare i piani di vendetta. Iscriviamoci in questa logica e vivremo liberi e tranquilli. Quando Gesù poi dice: "con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi in cambio" (Lc 6,38), ci invita a un cambiamento radicale di vita. Quando si giudica senza pietà, o si esprimono valutazioni taglienti, quando si usa solo il proprio "io" come metro di misura, ci si condanna con le proprie mani. Una logica di generosità e di disponibilità permette, invece, di essere misericordiosi come Dio e di avere in cambio la sua misericordia.
"Siate misericordiosi" (Lc 6,36). Così potete volare in alto. Buona giornata.
13 - Buongiorno. Oggi nel Vangelo (Lc 6, 39-42), Gesù porta un giudizio sul male e non si colui che lo compie. Ci invita a non accusare mai nessuno se non ci siamo purificati per primi. Gesù illumina i nostri pensieri e le nostre azioni. Se siamo peccatori, perché scagliare la prima pietra su gli altri? (Cfr. Gv 8,7). I cattivi maestri sono molto severi con gli altri e benevoli con loro stessi. Guardano la pagliuzza nell'occhio dell'altro e non si accorgono della trave nel proprio occhio. Gesù chiede di lavorare innanzitutto sulle proprie travi dopodiché si potrà aiutare gli altri.
La domanda è questa: perché ti perdi a cercare i limiti e a guardare le ombre anziché la luce dell'occhio altrui? Dobbiamo imitare Dio. L'occhio di Dio vede l'uomo che ha un cuore pieno di luce. E "Dio vide che l'uomo era una cosa molto buona" (Gn 1,31). L'occhio buono diffonde luce. Non cerca travi né pagliuzze. È nel cuore che va fatta pulizia perché, come dice Gesù stesso, è nel suo interno che si annidano i pensieri cattivi e propositi di male come la superbia, l'egoismo e il risentimento, impurità, furti, omicidi, adulteri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, stoltezza (Mc 7, 21b-22). Purificami, O Signore, sarò più bianco della neve. Crea in me cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo (cfr. Salmo 50,1), con pensieri di benevolenza e di vita. Buona giornata.
14 - Buongiorno e buon fine settimana. Oggi è la Festa dell'Esaltazione della Santa Croce. Per San Giovanni apostolo, l'esaltazione di Gesù Cristo in croce, cioè la sua Pasqua, è la radice della salvezza e la manifestazione del suo amore. Nel Cristo crocifisso, il giudizio è secondario rispetto al perdono e alla salvezza (Gv 3,17). Il serpente innalzato nel deserto (cfr. Num 21,8-9; Gv 3,14-15) si illumina quando si legge l'intenzione profetica del segno. È proprio l'immagine del Figlio dell'uomo innalzato sul legno della croce che redime i peccati del mondo. Al suo amore per gli uomini Dio, con l'incarnazione del Figlio Gesù, rivela il significato (Gv 3,16-17). Ha dato tutto se stesso per salvarci e non per condannare.
Ogni volta che temiamo dure condanne per i nostri peccati, siamo 'pagani' perché non abbiamo capito niente della potenza e del mistero della croce. E ogni volta che condanniamo gli altri, scivoliamo fuori dalla storia di Dio che è una storia di amore e di salvezza. Salvare vuol dire custodire. Nessun gesto d'amore o nessun atto di coraggio andrà a vuoto se ci teniamo alla salvezza altrui.Fidarsi dell'amore di Dio vuol dire fare, come lui, cose che meritano di non morire. Chi fa così ha già la vita eterna, la pienezza della vita. Buona Festa e felice giornata.
15 - Buongiorno nel giorno del Signore. Fare delle domande è un metodo, una buona maniera di educare e di fare crescere nella vita. Gesù fa una domanda ai discepoli e ad ognuno di noi: "La gente, chi dice che io sia"? (Mc 8,27b). Con questa domanda, Gesù fa la verifica sulla sua identità. Non è un uomo del passato fosse pure un profeta o "il più grande tra i nati da donna" (cfr. Mc 8,28).
Gesù non si ferma all'opinione della gente comune. Va in profondità. "Per voi, chi dite che io sia" (Mc 8,29a). Marco sottolinea per due volte la professione della fede: la prima è quella di Simon Pietro, un apostolo (Mc 8,29b) e la seconda del Centurione romano sotto la croce (Mc 15,39), vertice del Vangelo di Marco. La confessione di Pietro non era perfetta e pura perché vedeva il Messia con un colore trionfale e politico della sua epoca. Il rifiuto dell'annuncio della passione e della vittoria della croce da parte di Pietro lo dimostra (Mc 8,32). Gesù continua ad affermare la sofferenza, il rigetto e la morte prima della risurrezione. Questa prospettiva è in conflitto con le attese e i sogni dei suoi discepoli.
A chi cerca di vincere con la forza, Dio oppone la debolezza. A chi usa la violenza, Dio gli offre un amore crocifisso. Dio mostra la carta d'identità vincente: è il "dolore" tradotto in "amore". Il contrario è opera di Satana. In questo racconto evangelico, Gesù rivela dunque la sua visione e indica la via della croce come l'unica che ha scelto per essere il Messia Salvatore (cfr. Mc 8,31). Ogni discepolo è chiamato a portare la croce dietro a Lui. Dovrà perdere la propria vita per ritrovarla, per salvarla nella risurrezione (cfr. Mc 8,35). Hai da guadagnare tutto se per obbedienza e per amore perderai tutto. Coraggio. Buona domenica.
16 - Buongiorno e buon inizio settimana. Nel brano evangelico odierno (Lc 7,1-10), si osserva un centurione romano che gode del rispetto e della stima di tutti pur essendo uno straniero, un invasore. Pur essendo pagano, ha contribuito alla costruzione della sinagoga e la gente gli è grata (Lc 7,4-5). Il brano mette in risalto l'umanità (Lc 7,2-3) e la fede del Centurione pagano. È un uomo buono che ha a cuore il suo servo e ne prende cura. Colpisce il fatto che il centurione chiede aiuto non per sé, ma per il suo servo. La sua fede pulita lo porta a cogliere in profondità il gran mistero di Gesù. Per riavere il suo servo guarito, si accosta ad alcuni anziani del popolo per intercedere a suo favore. Era sicuro della potenza di una sola parola di Gesù (Lc 7,7). Si è fidato senza condizioni. Dio si commuove davanti ai gesti di fiducia (cfr. Lc 7,9a). Gesù si stupisce della fede di un pagano simpatizzante della fede di Abramo (Lc 7,9b). In virtù della sua grande fede e della sua umiltà, Gesù guarisce a distanza il suo servo e quindi un non israelita. Si mostra in questo modo il Messia venuto per salvare tutti, anche i pagani. Con il suo gesto ha manifestato l'universalità della salvezza. Noi, siamo indegni di ospitare Gesù a casa nostra e nel nostro cuore, ma siamo bisognosi della sua bontà e della sua misericordia. Accogliamolo oggi nel nostro cuore durante la comunione. Ci guarisca e ci conceda la grazia di avere un cuore capace di intercedere per gli altri più bisognosi di noi. Buona giornata.
17 - Buongiorno per tutto il giorno. Nel Vangelo odierno, c'è un caso drammatico, un dolore grande di una madre. L'unico modo per conoscere e toccare il dolore è di fermarsi. La vedova di Naim non chiede niente a Gesù, non lo supplica, ma tutto in lei è supplica. Gesù vede, si ferma e tocca. Il "toccare" non è un sentimento, ma una decisione. Al toccare, Gesù parla e comanda: "Ragazzo dico a te, alzati" (Lc 7,14b). "Alzarsi" è lo stesso verbo usato per la risurrezione. Il comando di Gesù è una Parola che ricrea. Gesù, con la risurrezione del figlio unico della vedova di Naim (Lc 7,12), dimostra non soltanto la compassione (v.13), ma anche la potenza divina di operare una cosa impossibile agli occhi umani (vv.14b-15). Con sicura autorevolezza, richiama un morto alla vita. Lo restituisce all'amore, all'affetto della madre che lo può riabbracciare. In questa relazione d'amore, la vita rinasce. Con il gesto di Gesù, si compie la profezia sul tempo messianico della risurrezione dei morti. In conclusione, è chiaro che Gesù, con la sua incarnazione, è venuto a manifestare agli uomini la misericordia di Dio. "Un gran profeta è sorto in mezzo a noi e Dio ha visitato il suo popolo" (Lc 7,16). Lodiamo Dio per quello che opera in mezzo a noi. Buona giornata.
18 - Buongiorno. Nel Vangelo di oggi, Gesù mostra i giudei che passano il loro tempo nelle accuse. Valutano due comportamenti corrispondenti a due personaggi importanti, ma diversi, quello ascetico, cioè della rinuncia, figura di Giovanni Battista (Lc 7,32-33) e quello di Gesù stesso, pieno di umanità e di sapienza (Lc 7,35). Accusano Giovanni Battista di esagerare nell'ascesi e Gesù di essere un festaiolo piuttosto di cogliere la profezia nell'uno e nell'altro comportamento. Siamo spesso pronti a fare l'elenco delle cose che non funzionano nella vita degli altri. Ma c'è tempo per esaminare anche se nella nostra propria vita le cose funzionano? Per chi ha conosciuto Giovanni Battista e Gesù e non li accetta, non li accoglie o li giudica male si mette in difficoltà perché in loro si manifesta la sapienza divina.
Il peccato impedisce alla verità di entrare nel cuore dell'uomo, di bussare alla sua mente, di orientare la sua volontà per determinare la sua storia. Rifiutando la parola di Dio, i giudei vivono in modo incoerente e sono incapaci di vivere nella verità. La sapienza, invece, ci permette di vedere in profondità e di valutare le situazioni nel modo giusto (cfr. Lc 7,35). Buon discernimento e Buona giornata.
19 - Buongiorno per tutto il giorno. L'episodio della donna peccatrice perdonata è un insegnamento per noi (Lc 7,36-50). In scena, c'è la donna, un fariseo e Gesù. Il fariseo vede il passato della donna. Gesù, Lui, vede il suo futuro. C'è un contrasto tra la Legge e il profumo. Per tutti, la donna è peccatrice, ma non per Gesù che vede le sue lacrime e il profumo che porta. Di fronte alla Legge, la bilancia di Dio pesa non i peccati, ma l'amore. E questo è bellissimo. Con Gesù e la donna del profumo, bisogna uscire dalla logica e dal circolo della morte per entrare nel circolo della vita.
L'ultima parola di Gesù sorprende sicuramente i farisei, maestri della Legge quando dice alla donna: "la tua fede ti ha salvata" ( Lc 7,50). Come potrà essere, lei peccatrice, maestra di Fede?
Il nostro Dio è un Dio che ama il profumo dell'amore ed esige che quel profumo si diffonda. La donna peccatrice l'ha versato sui piedi di Gesù, la parte più umile del corpo, più vicina alla terra, la più affaticata e impolverata. Ora, lo dobbiamo diffondere su ogni uomo e su tutta l'umanità affaticata e provata. Buona giornata
20 - Buongiorno per tutto il giorno. Nel Vangelo odierno (Lc 8,1-3), sappiamo che nel gruppo stretto dei discepoli, c'erano anche delle donne. Tre di esse sono menzionate (Maria Maddalena, Giovanna e Susanna). Assistevano Gesù e i dodici con i loro beni. Sono state liberate da spiriti cattivi e guarite e quindi rese disponibili per il servizio (Lc 8,3). Riguardo ai servizi svolti, possono essere considerate come il primo esempio di collaborazione femminile nella Chiesa. Ad alcune, Gesù affiderà la missione di annunciare ai dodici la sua risurrezione dai morti, missione fondamentale per lo sviluppo della fede. Da notare che, nell'ambiente giudeo, le donne non erano molto considerate. Non potevano uscire da casa né prendere la parola in pubblico. In compagnia di Gesù e degli apostoli, sono onorate. In Gesù, non c'è più né uomo né donna, né giudeo né greco, né schiavo né libero (Gal 3,28). La forza innovatrice di Dio è all'opera ancora oggi, la freschezza innovativa di Gesù si sta realizzando nella Chiesa. Buona missione alle donne di questo mondo odierno. Felice giornata.
21 - Buongiorno e buon fine settimana. Oggi la Chiesa festeggia San Matteo, apostolo ed evangelista. Nel Vangelo odierno (Mt 9,9-13), ha una identità: un nome e un lavoro. È un conosciuto come pubblicano, e quindi disprezzato dai farisei. Economicamente, lui è sistemato. Ma si ritrova nella classe odiata perché esattore delle imposte. Gesù lo chiama a seguirlo (Mt 9,9). Si sceglie proprio un personaggio di non limpida professione per farne un discepolo. Non considera il suo passato, quello che è stato, ma punta al suo futuro, a ciò che potrà diventare. Matteo lo segue senza chiedersi la direzione dove lo porta. I farisei si scandalizzano per il fatto che Gesù, invitato nella casa di Matteo, mangia con i pubblicani e i peccatori. Gesù è obbligato di rispondere a loro con un proverbio popolare (Mt 9,12) che Lui stesso conferma con la Sacra Scrittura: "Misericordia io voglio e non sacrifici" (Os 6,6; Mt 9,13), una vita nuova, aperta ed entusiasta. La sua presenza è già una medicina. Lui cerca un peccatore da guarire che abita proprio in me. Anzi, vuole fare festa con noi perché ha un cuore grande (cfr Mt 9,10). Facciamo festa perché Gesù è la causa, il senso, l'orizzonte e la gioia del suo popolo. Buona giornata.
22 - Buongiorno nel giorno del Signore. Dopo la rivelazione del mistero di sofferenza e della croce verso cui si incammina (cfr. Mc 8,34), Gesù formula il codice dell'autorità cristiana: "se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti" (Mc 9,35). I discepoli non hanno altra scelta e altra via che di percorrere la via della passione e del servizio (cfr. Gv 13,15). Nel racconto evangelico odierno, Gesù presenta un bambino non come colui che deve essere sempre oggetto di educazione da parte dell'adulto, ma come rappresentante dell'innocenza, della totale disponibilità e di abbandono senza calcoli, interessi e doppiezze. Pronti per servire come i bambini sempre disponibili, avremmo acquistato lo spirito di Gesù che è venuto nel mondo, non per essere servito, ma per servire (Mc 10,45; Lc 22,27). Felice Domenica.
23 - Buongiorno e buon inizio settimana. Nel Vangelo odierno (Lc 8,16-18), abbiamo un insegnamento: come la lampada accesa viene posta in un punto da cui possa illuminare il più possibile, così il discepolo di Cristo, secondo la sua vocazione, deve rendere maggiore testimonianza (v.16). La predicazione di Gesù Cristo anche non può essere nascosta. È come una luce che dev'essere diffusa e illuminare le persone. Il discepolo che lo dovrà annunciare deve avere la capacità di ascoltare e mettere in pratica la Parola udita. Qui si tratta ancora della testimonianza (cfr. LC 8,18).
Al tempo di Gesù, non c'era la corrente elettrica. Al tramonto del sole, uno accendeva la lampada e la poneva sul tavolo.
La Parola di Dio è la lampada (cfr. Sal 119,105) da accendere nel buio delle nostre notti. Se la mettiamo mescolata tra altri libri, è come nascosta sotto il letto. La nostra fede non può restare nascosta nella nostra intimità, ostacolata dalla pigrizia. La luce, una volta accesa deve illuminare e rallegrare quelli che sono in casa. Così la nostra fede e la nostra testimonianza devono contagiare le scelte degli altri. Facciamo uscire questa benedetta Fede dal chiuso delle nostre usanze religiose. Che San Pio di Pietralcina ci ottenga questa grazia. Auguri ai volontari della Protezione civile che sono sotto il patrocinio di San Pio di Pietralcina. Buona giornata.
24 - Buongiorno per tutto il giorno. L'ascolto e la pratica della Parola di Dio è la mèta alla quale Gesù vuole portare ogni credente. Questo esercizio costituisce l'essenziale della vera parentela di Gesù che supera ogni legame di sangue (Lc 8,21-23). La Madonna fu la prima che ha ascoltato la parola e detto il suo "si" (cfr. Lc 1,38 Lc 11,27-28). Possiamo definirla come la discepola del sacro silenzio per ascoltare la Parola.
"L'ascolto" era la parola chiave dell'antico testamento. Nel nuovo testamento, Gesù invita anche all'ascolto perché l'ascolto precede "il vedere". Chi vede accontenta gli occhi. Ma chi ascolta va al di là delle cose visibili perché 'ha la vita eterna'. Questa è la meraviglia. Gesù sembra prendere le distanze dai suoi familiari quando dice che "sua madre e i suoi fratelli sono quelli che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica " (Lc 8,21). L'evangelista ci fa' passare dal desiderio del 'vedere e toccare' alla ricerca di una parentela spirituale fatta dell'ascolto, un'alta via della conoscenza. Questo tipo di conoscenza è il vero credere che cresce e dura nel tempo. Non è fatta di apparizioni, ma di esperienza vissuta. Siamo grandi come la Madonna quando ci lasciamo plasmare dalla Parola di Dio e confidiamo in essa, cioè quando ci abbandoniamo fiduciosi alla Parola. È la vera beatitudine. Buona giornata.
25 - Buongiorno. Nel brano evangelico odierno, i dodici sono chiamati ed inviati in missione da Gesù per annunciare il regno di Dio, cacciare i demoni e guarire le malattie (Lc 9,1-2). Proseguono infatti l'opera messianica di Gesù. La loro missione non è fondata sulla sicurezza dei beni materiali, ma il loro ministero è esercitato nella povertà (Lc 9,3). Gesù vuole i suoi, pronti a confidare nella fecondità del lievito sparso in ogni angolino della terra più che nel denaro. La ricchezza del discepolo sarà la fiducia in Dio e la larghezza del cuore. I discepoli sono già ricchi della buona notizia che annunciano e del dono della pace che offrono. Il Signore si è servito dei pescatori del lago, ricchi di niente perché nessuno possa dire di avere avuto meno di loro o di essere troppo piccolo o povero per farsi testimone del Vangelo. Per chi accoglie il Vangelo e gli inviati di Dio, la pace del Signore riposa su di lui (cfr. Lc 10,6) e per chi li rifiuta, c'è già un giudizio per il fatto di respingere la grazia (cfr. Lc 9,5).
Oggi, la forza della Chiesa non sta nelle risorse o nelle qualità individuali, ma in Dio presente e operante.
Nel passare di villaggio in villaggio, i discepoli non dovranno contare sulle loro forze o doti personali ma affidarsi alla Parola (Lc 9,6) e all'Eucaristia. Buona giornata.
26 - Buongiorno per tutto il giorno. Il brano evangelico di oggi ( Lc 9,7-9) è rivelatore. Il mistero soprannaturale di Gesù Cristo ci sfugge se cerchiamo di incasellarlo negli schemi di "uno degli antichi profeti" (Mt 16,13b-14). L'interrogativo di Erode (Chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?) significa che la divinità di Gesù è irraggiungibile. Erode cercava di vedere Gesù. Cercando di vederlo, Erode era solo curioso perché il suo cuore era lontano dall'aprirsi al messaggio che Cristo annunciava. Durante la passione vedrà Gesù, ma non sarà un incontro di salvezza, di conversione. Vedere Gesù non basta per riceverne la grazia. Erode è rimasto una "volpe", una persona doppia, che nascondeva il suo vero volto. Lo riconosciamo nel brano di Mt 14, 1-12. Conosciamo la sua cattiveria nei confronti di Giovanni il Battista. La Parola del battista fu spenta proprio da lui istigato dalla gelosia di Erodiade, moglie di suo fratello che aveva sposato in modo illecito (cfr. Mt 14,8).
Erode non aveva mai capito che non sarebbero mancati profeti in Israele per invitare alla conversione. E poi, non si può zittire la coscienza. La venuta di Gesù e la sua predicazione non hanno lasciato Erode tranquillo. Nel racconto, c'è come uno scontro tra chi vuole dominare il mondo (Erode) e quello che lo vuole liberare dal male (Gesù). Questo è il vero giudizio. Gli Erode passano, ma Gesù rimane, Lui che vince il mondo e il male con la sua morte e risurrezione. Aprite le porte a Cristo Redentore e sarete salvati. Buona giornata.
27 - Buongiorno. Il brano del Vangelo (Lc 9,8-22) ritorna oggi. Gesù era sempre interrogato dalla gente. Ora, è Lui che interroga i discepoli. Usa una pedagogia per fare crescere i discepoli (Per la gente... Ma per voi...?). Fa un sondaggio. Gesù non indottrina, ma conduce piano piano a cercare e a trovare dentro se stessi. Le domande che si fanno nella vita aiutano e le risposte, invece di farci stare fermi ci fanno camminare e ci obbligano a guardare oltre. La gente fa fatica a riconoscere Gesù; non riesce a scoprire il suo mistero e non lo considera come il Messia. Pietro ci riesce con la luce che gli viene dall'alto (Lc 9, 18-20). Chi confessa che Gesù è Signore, il Cristo, il Messia è veramente discepolo. Ai discepoli, Gesù comunica un'altra verità che è una luce: "Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno (Lc 9,22). La confessione di fede è completa se integra questa verità.
Come Gesù cercare gli uomini maturi nella fede, pone una domanda precisa a ciascuno di noi: chi sono per te? Quale posto ho nella tua vita e quanto conto per te? Gesù non ha bisogno di opinione sulla sua persona, ma di accertarsi se gli abbiamo aperto il cuore per rivelarsi ancora di più a noi. Buona giornata.
28 - Buongiorno e buon fine settimana. Nel vangelo odierno, mentre sentiamo che c'era e cresceva lo stupore per Gesù (Lc 9,43), costui ribadisce il messaggio centrale della sua vita: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini" (Lc 9,44). L'umiliazione del Figlio dell'uomo nella sua passione e morte rimane un mistero delle scelte divine. Come si può credere che Dio scelga di stare dalla parte degli sconfitti o pensare a un Messia sofferente che sale sulla croce come uno schiavo? Come immaginare un abisso di amore, disposto ad abbandonare la propria divinità per condividere il peccato dell'umanità? È deludente per qualcuno. Eppure è la via della redenzione e della gloria. Ben che la croce fa impressione, è sempre vittoriosa.
Qualcuno dirà che è più facile un cattolicesimo che rispetta solo le regole, richiede di andare solo a qualche messa e consente di sentirsi a posto con la fede. Ma non si naviga così con Dio. Lui parla la lingua dell'umiliazione e della croce che non ci piace oggi come linguaggio. Lui sposerà la Croce che rivela l'Amore vero e fa fiorire i martiri. Dobbiamo avere il coraggio di chiederci chi è l'uomo nudo che pende dalla croce. Se riusciamo a farlo, saremo sulla strada giusta della conversione. Felice giornata.
29 - Buongiorno e felice domenica a tutti. Le letture di questa ventiseiesima domenica del Tempo Ordinario, anno B ci illuminano e invitano alla conversione, ad aprirci alla grazia per porre sempre azioni di bene, implorare costantemente lo Spirito di Dio su di noi perché la sua grazia possa lavorare in noi. Tu che sei stato creato a immagine di Dio, semina ogni giorno e ovunque il bene. E se lo fai in nome di Gesù, acquisisce un senso particolare. Semina amore, curi le piaghe del mondo, custodisci il creato. Se agisci così, sarai un amico di Gesù, amico della vita, discepolo di Cristo, uno che gli appartieni totalmente, "uno dei nostri".
Ci sono delle persone che regalano amore e gratuità senza saperlo. Mettono così il Vangelo in pratica. È questo che Gesù vuole. Non impedire mai a chi fa il bene di farlo (cfr. 9,38-39; Num 11,26-29). Anzi, bisogna ammirarlo e spronarlo. Il regno di Dio è più vasto della Chiesa. Gesù non è una proprietà privata di un gruppo. Impariamo a godere del bene da chiunque venga compiuto.
Gli uomini hanno tendenza di escludere o a dire spontaneamente "non sono dei nostri". Gesù, Lui, integra sempre. È l'uomo senza limiti, senza confini. Il suo progetto di vita è uno e ce lo ripete: "voi siete tutti fratelli " (Mt 23,8b). Non basta fare parte della Chiesa. Il Vangelo odierno ci invita alla vera conversione, ad avere una vita feconda e generosa. Che gli Arcangeli Gabriele, Michele e Raffaele ci ottengano queste grazie presso Dio. Auguri a tutti quelli che portano questi nomi. Buona domenica.
30 - Buongiorno e buon inizio settimana. Il Vangelo di oggi (Lc 9,46-50) ci rivela che chi vuole essere più grande deve diventare come un bambino (cfr. Lc 9,48b). Solo i poveri e i semplici come i bambini possono contenere la grandezza di Dio. Gesù prolunga la mediazione tra noi e Dio ai più piccoli tra gli uomini (Lc 9,48a). Accogliere un bambino o chi gli è assimilato, cioè il povero, il bisognoso, lo sprovveduto privo di tutto e di prestigio significa accogliere Gesù stesso. La finale del Vangelo odierno (Lc 9,49-50) è una versione del vangelo di Mc 9,38-40. Non conviene impedire chi fa del bene in nome di Gesù né essere gelosi di chi compie il bene. Il bene è da compiere sempre per la gloria di Dio e la vita degli uomini. Il bene ha sempre valore ovunque e in ogni tempo. Non avere paura di compierlo. Buona giornata.