DICEMBRE
1 - Buongiorno. Il profeta Daniele ci porta a capire che c'è un Dio, giudice della storia e delle vicende degli uomini. Vicino al vegliardo, che raffigura Dio, appare "uno, simile ad un figlio di uomo". È il Messia (Dn 7,2-14). I discepoli di questo Messia-Signore devono stare attenti ai segni premonitori della rovina di Gerusalemme (Lc 21,29-33). La prima comunità cristiana si chiedeva: "quando ci sarà la fine". La chiesa di oggi, come quella di Luca si domanda come attendere il futuro di Dio. Lo si aspetta vivendo 'ora' la sua Parola che non passerà mai. Il cristiano non è ansioso della fine perché è già salvato da Dio che gli ha fatto dono dello Spirito Santo. Respira quindi e gusta la vita eterna. Vivendo in questo mondo, deve sempre discernere e sapere leggere i segni dei tempi. È per questo che Gesù ci chiede di osservare le piante che annunciano secondo le stagioni qualcosa. La nostra pianta da osservare è l'albero della Croce da cui scaturisce la vita. Vedendo l'albero della Croce, il discepolo dà senso alle sue croci quotidiane. Buona e serena giornata.
2 - Buongiorno e buon fine settimana. Ogni regalità umana, opposta a quella di Dio, sarà abbattuta e verrà poi l'eterna regalità divina dove regnerà la giustizia. Questo fatto ci invita alla speranza: il male non prevarrà mai. Questa certezza infonde in noi serenità e ci induce a tenerci lontani da ogni prepotenza e da ogni peccato (Dn 7,15-27). Alla fine del tempo liturgico, anno A, il Vangelo odierno (Lc 21,34-36) ci parla dell'annuncio di Gesù sulla fine di Gerusalemme e sul giudizio finale. Lo scopo è l'invito a tenere svegli i cuori, lontani dalla dissipazione (Lc 21,34). Quello che è importante per ogni cristiano di ogni tempo è di pregare e di vegliare per avere la forza di resistere al male e di comparire davanti al Figlio dell'uomo: "vegliate e pregate in ogni momento" (Lc 21,36). Il credente non deve mai perdere di vista l'eternità. Mantiene gli occhi aperti come il gufo abituato a vedere pure nel cuore della notte. Non siate distratti. Saggio è colui che non perde il baricentro di se stesso e i cui pilastri sono la familiarità con la Parola di Dio ed il ritmo quotidiano della preghiera. Buon inizio di avvento, buon cammino e felice giornata.
3 - Buongiorno nel giorno del Signore. Con questa prima domenica di Avvento, anno B, iniziamo un cammino di fede nella vigilanza. "State attenti, vigilate" (Mc 13,33). Questo cammino ci orienta verso Natale. Una cosa è certa. Il Signore verrà. Tutta l'umanità implora al Signore di scendere dal Cielo per raggiungere l'uomo, sua creatura, sulla terra (cf. Is 63,16-7.19; 64,1-7). La risposta di Dio l'avremo quando si manifesterà nella sua gloria come un Dio sempre con noi. In attesa del suo ritorno dal viaggio, il Figlio ci ha lasciato la responsabilità della sua casa, della sua Chiesa, del suo regno ed ha assegnato a ciascuno un compito da fare. Dio si fida di me e mi affida il mondo. L'uomo è investito così da Dio di responsabilità. L'essere cristiano è dunque lavorare (servire) e vigilare. "Vigilate". Gesù ce lo dice oggi ma lo dice anche a tutti i credenti di ogni tempo e di tutto il mondo (Mc 13,33-37). Solo chi ama sa attendere. Buon cammino e buona domenica.
4 - Buongiorno e buon inizio settimana. Siamo invitati a salire al monte del Signore dov'è il suo tempio che raduna i popoli (Is 2,1-5). Il raduno a uno scopo: perché il Signore ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri (cf. Is 2,3). Il vero tempio di Dio è Gesù Cristo che attira tutti a lui. Nel Vangelo odierno, un centurione romano gli viene incontro. L'incontro avviene a causa di un suo servo malato. Avendo sentito parlare di Gesù e dei miracoli che faceva, gli chiede di guarire il suo servo che tratta veramente come un familiare. Alla risposta di Gesù, si giudica indegno di riceverlo a casa sua. Si fida solo della sua Parola. Questa è fede. Gesù loda e porta ad esempio la fede di un soldato romano. Dio rompe i consolidati cliché e invita a rivedere il concetto di appartenenza religiosa. Chiediamoci cosa rende credenti. Basta il battesimo? Da dove meno ci si aspetta arrivano coloro che credono. Magari fossimo credenti come il centurione pagano che ha dato fiducia a Gesù! La conclusione di Gesù apre alla prospettiva universale della salvezza. Come i re Magi sono venuti da oriente e da occidente per adorarlo a Betlemme, i popoli verranno dall'oriente e dall'Occidente e siederanno a mensa… nel regno dei cieli (cf. Mt 8,11). È tempo di convertirsi. Buona giornata.
5 - Buongiorno per tutto il giorno. Gesù si rivela umile e loda Dio suo Padre che nasconde i misteri del regno ai sapienti e intelligenti e li rivela ai piccoli. Contrariamente al pensiero mondano, diventare piccoli è il traguardo della vita spirituale. Gesù dirà: "A chi è come loro appartiene il regno di Dio" (Mt 19,14). Di piccoli è pieno il Vangelo ed è popolato il paradiso. La meta del Vangelo è farsi piccoli. La loro condizione di apparente provvisorietà diventa la loro fortuna perché sono esseri marginali e insignificanti che hanno posto in Dio il loro futuro. Gesù è il piccolo dei piccoli e offre la medesima via. È la strada che porta alla luce. È l'aspirazione e il compimento delle attese messianiche di Israele, il desiderio dei giusti. Beati quelli che lo vedranno di persona e udranno la sua voce. È il Messia (cf. Lc 10,21-24). Il Messia sarà ricolmo dei doni dello Spirito Santo e porterà la pace (cf. Is 11,1-10). L'avvento ci prepara alla nascita del Signore, il Messia tanto atteso. Buon cammino e buona giornata.
6 - Buongiorno. Le letture odierne parlano del banchetto. Il profeta Isaia rapporta un banchetto per tutti i popoli, una comunione, un'amicizia con Dio. Nella profezia di Isaia c'è una promessa di Dio: la fine della sofferenza e l'eliminazione della morte. Può essere? Si. Tale è la speranza di chi crede in Dio e lo considera Signore della storia (Is 25,6-10). Nel Vangelo, Gesù risana tanti malati. Ha compassione per loro e offre a loro anche pani e pesci in abbondanza. Questo gesto prefigura l'eucarestia. Gesù nutre una folla numerosa. Non li manda via e non ha mai mandato via nessuno. Vuole tutti attorno a lui per mangiare di quello che dà in dono (cf. Mt 15,29-37). Secondo una misteriosa regola divina, quello che si spartisce si moltiplica. Il miracolo è che Dio ferma la fame del mondo con le nostre mani quando imparano a donare. Gesù è un Dio che alimenta la vita. Da Cana di Galilea all'ultima Cena, e dal Cenacolo ad Emmaüs, Gesù condivide il pasto e la vita. Impariamo da Lui che ha donato se stesso. La vedova di Sarepta l'ha fatto fidandosi della parola di Elia, l'uomo di Dio (1 Re 17,8-16). Il passaggio che segue ha un rilievo particolare: "raccolsero gli avanzi in dodici ceste" (Gv 6,13; cf. Mt 15,37b; Mc 8,8), una per ogni tribù di Israele, una per ogni mese dell'anno. Hanno un valore anche le briciole. Il poco che sei e che hai diventa prezioso. Il mondo conta su di te. Buona giornata.
7 - Buongiorno per tutto il giorno. Dio abbatte la superbia. Salva invece chi confida in Lui, il popolo che si mantiene fedele (cf. Is 26,2-6; sal 117,8-9). Nel Vangelo odierno, Gesù ci invita ad entrare in una logica nuova, rivoluzionaria. Per entrare nel regno dei cieli, non servono tante preghiere dette solo con le labbra né le tante regole volute dai farisei. L'essenziale è di fare la volontà del Padre. In Gesù, la sua volontà si realizza. Dio è vicino a noi; si fa' prossimo, custode e avvocato dell'uomo. Aspetta da parte nostra l'amore che è dentro di noi. Nella parabola delle due case edificate l'una sulla roccia e l'altra sulla sabbia, la differenza sta nel verbo "mettere in pratica". Conta fare la volontà del Padre, praticare la sua Parola e non soffermarsi ai bei discorsi e a tante parole pronunciate. Cosa ci è chiesto concretamente? Bisogna concordare le nostre parole alla vita radicata in Dio. È quello che piace a Dio. Che Sant'Ambrogio, vescovo e dottore della Chiesa interceda per noi. Buona giornata.
8 - Buongiorno per tutto il giorno. Oggi nella Chiesa di Dio è la solennità dell'Immacolata concezione. La Vergine Maria è stata preservata dal peccato originale. È senza macchia di peccato. l'Immacolata concezione manifesta e proclama la bontà del Signore che precede ogni merito. Dal fallimento di Adamo ed Eva, Dio ha previsto la redenzione attraverso la nascita del suo Figlio Gesù, nato da donna (cf. Gn 3, 9-15.20). Benedetto Dio che ci ha benedetti in Cristo. Ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati nell'amore. Ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi in Cristo. In Lui siamo eredi (Ef. 1, 3-6.11-2). La Madonna onorata oggi è stata amata da Dio, piena di grazia. Non si è mai tirata indietro alla chiamata di collaborare al piano di Dio. Non diffida Dio. Anzi, ascolta il suo piano, la sua proposta e si affida alla sua potenza e alla forza dello Spirito Santo. L'annuncio dell'Angelo alla Vergine Maria è un invito alla gioia. Dio l'ha riempito di grazia con il suo "Si" a lei. Il popolo cristiano la chiama Immacolata, la purissima. Con Lei, siamo invitati a vivere in comunione con lui, impegnati a combattere ogni giorno per essere vittoriosi (Lc 1,26-38). Rallegratevi. Buona festa e buona giornata.
9 - Buongiorno e buon fine settimana. Il Signore è fedele alle sue promesse. Risponde al grido del povero che l'invoca e appare come un vero maestro (Is 30,19-21.23-26). I beni messianici che descrive il profeta Isaia saranno realizzati in Gesù Cristo. Egli annuncia il Vangelo e nella sua compassione per la folla guarisce tutti. Manderà i suoi discepoli, investiti del potere di scacciare i demoni e di guarire ogni sorta di malattia e di infermità, a portare i beni del Regno: la liberazione dal male e la sanità del corpo, indice di quella del cuore (Mt 9,35-10,1.6-8). Nel ministero dei discepoli, è Lui che continua ad uscire di casa ogni giorno per spargere ovunque il seme a piene mani e a diffondere il profumo di bene. È costante la fecondità di Dio e il suo regno è sempre vicino. È ancora necessario ricordare che abbiamo ricevuto gratuitamente tutto e che dobbiamo dare tutto gratuitamente? (Mt 10,8). Cosa dobbiamo dare concretamente? Quello che siamo e quello che abbiamo. Ci vuole una forza interiore per avere la libertà di dare tutto. È il segno della vera liberazione ed è una benedizione. Buona giornata.
10 - Buongiorno nel giorno del Signore. Per il popolo di Dio in esilio è annunciata la liberazione ed il ritorno: "Consolate, Consolate il mio popolo" (Is 40,1). San Pietro invita il popolo, libero nel battesimo, alla vigilanza in attesa del giorno del Signore: bisogna cercare di essere sempre senza macchia e irreprensibile davanti a Dio (2Pt 3,14). Si, è possibile. La voce di Giovanni Battista risuona forte appunto nel nostro mondo. Il deserto, terra cara a Dio diventa la cattedra di Giovanni Battista. Nel deserto le parole, lavate con la penitenza, ritrovano una forza originaria. Per questo, molti lo vanno a cercare. Si tira indietro, non si presenta, non cerca la celebrità, non lega i discepoli alla sua persona. Mette in chiaro il Messia, sposta l'attenzione su di lui e la orienta su Gesù, il nuovo maestro di Nazaret. Invita tutti a convertirsi. Alcuni cambiamenti riguardano la vita privata, altri quella pubblica. Fino a quando i percorsi oscuri non saranno raddrizzati, Dio resterà lontano. È l'attualità del messaggio del Battista: "Preparate le strade del Signore, raddrizzate i suoi sentieri" (Mc 1,3; cf. Is 40,3; Ml 3,1a). Buon cammino verso Natale e buona giornata.
11 - Buongiorno e buon inizio settimana. La storia umana cambia per l'intervento del Signore che libera il suo popolo dalla schiavitù e lo conduce per un nuovo esodo. Dio, nel suo figlio, viene a salvarci (cf. Is 35,1-10). Nel Vangelo, i capi del popolo non sopportano che Gesù rubi loro il mestiere. Non è un dottore della legge, non ha studiato nelle scuole rabbiniche e quindi per loro, non è abilitato e non ha credenziali. Gesù si appella a Giovanni Battista, anche se questi era una voce fuori coro che bacchettava coloro che, pur parlando bene di Dio, infangavano il suo nome con una vita non esemplare. I farisei covavano la tentazione di privatizzare l'opera di Dio e di gestirla erigendo palizzate che impediscono ai non addetti l'accesso al mistero (cf. Lc 5, 17-26). Non sempre la fede coincide con la religione. Se non si accende in fuoco e non accende la vita, la religione è cosa piatta e lascia indifferenti. L'umanità di oggi non è diversa. Ma Gesù è venuto a rovesciare questa logica sbagliata dei farisei. Afferma la sua divinità perdonando i peccati e sanando il paralitico, segno chiaro che il regno dei cieli è in mezzo a noi. Come al paralitico, il Signore Gesù comanda ciascuno di noi: "Alzati e cammina". Una volta guariti, glorifichiamo Dio perché ogni giorno manifesta la sua misericordia verso di noi. Buona giornata.
12 - Buongiorno per tutto il giorno. Il brano di Isaia letto domenica scorsa ritorna oggi. È finita la schiavitù. Il popolo deve tornare dall'esilio. Ma il vero ritorno è la conversione del cuore. Il vero gregge che si formerà è quello intorno a Gesù Cristo (Is 40,1-11). Siamo oggetti della misericordia e della tenerezza di Dio. La sua volontà è quella di Gesù: "salvare l'uomo". Così Gesù, buon e vero pastore, va in cerca dell'uomo smarrito. Per lasciarsi trovare, bisogna essere piccoli e umili. La parabola del Vangelo è espressiva. Manca una pecora su cento. Il pastore è pronto a rischiare tutto il gregge per quella con la testa nelle nuvole o ribelle. Non è la pecora a ritrovare il pastore, ma è lui a salvarla. Piuttosto di spezzarle le gambe, la carica sulle spalle per alleggerirle il ritorno. Dio conosce la nostra debolezza e mette in conto pure quella (Mt 18,12-14). Sembra una madre in ansia finché non trovi il suo bambino. Prova una pena quando ci perde e una gioia immensa quando ci ritrova. Gesù ha pagato caro la nostra salvezza. Possa vincere in noi l'amore di gratitudine. Buona e serena giornata.
13 - Buongiorno per tutto il giorno. Solo in Dio c'è speranza. Il Signore dà la forza a chi è stanco e moltiplica il vigore a chi è sposato. Quanti sperano nel Signore riacquistano la forza e non saranno mai delusi (cf. Is 40, 29-31). Il Vangelo ci fa capire che la tenerezza dei sentimenti dice di chi sei figlio e quanta eternità ti abita. Imparate da me, cioè dal mio cuore, dice Gesù. Si impara dal Maestro ascoltando il battito del suo cuore: amore intenso e fedele. Non impone niente, ma promette un regno di pace e di gioia. È un uomo senza potere, ma libero. Nessuno lo ha mai potuto piegare. È umile e senza pretese, ma potente. Decisivo è imparare dal suo modo di essere e di amare. Lui cerca discepoli col cuore. E chi si crede arrivato rischia di restare a lungo andare analfabeta del cuore. Gesù dice: "Prendete su di voi il mio giogo. "Giogo" indica nel linguaggio biblico "legge". Dice quindi, prendete su di voi la mia nuova legge, quella dell'amore. Dio ama col cuore. Non ferisce mai il cuore. Sa incoraggiare e dare ristoro. Che bello. Che Santa Lucia ci indichi la luce che porta a Gesù, "mite e umile di cuore" (Mt 11,29). Buon onomastico alle Lucia. Buona giornata.
14 - Buongiorno. Dio assicura il suo popolo. Non deve temere nulla perché il Signore viene in suo aiuto, non abbandona i poveri soprattutto quelli che si affidano a Lui (cf. Is 41,13-20). Nel Vangelo, Gesù fa' l'elogio di Giovanni Battista, una figura importante del suo tempo. Lo definisce come il più grande uomo nato da donna. Ha fatto da ponte tra il primo testamento e il nuovo che segna l'alleanza di Gesù Cristo. Giovanni Battista non era una qualsiasi persona. Era temprato da digiuni e silenzi, deciso nell'invito di tutti a una vita radicale di conversione. Nel battesimo di Gesù al Giordano, al Battista viene una luce dal cielo: "ecco il mio Figlio, ascoltatelo" (Mt 17,5). Ma nel buio della prigione nuovi dubbi lo inducono a chiedere sull'identità di Gesù: "Sei tu che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?" (Mt 11,3). Gesù ci avverte che chiunque crede incontrerà degli ostacoli, resistenza e violenze da parte di chi si nutre di oscurità e semina veleno. Dio, nella sua bontà ci ha indirizzato Giovanni Battista per illuminare tra le penombre della storia il ritorno del Messia. Nel nostro mondo, c'è bisogno di credenti convinti e dei Giovanni Battista che aprono la via. Buona e felice giornata.
15 - Buongiorno. Dio ci ha indicato la strada da percorrere per vivere bene. La nostra sventura dipende dalla lontananza, dall'abbandono di Dio e dalla infedeltà. "Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume… la tua discendenza sarebbe come la sabbia, il tuo nome non sarebbe mai cancellato davanti a me" (Is 48,17-19). Siamo chiamati alla fedeltà. A volte, siamo puerili, incoerenti e in contraddizione. Il Vangelo odierno ce lo ricorda. Dopo un momento di emozione e di euforia, si è passati alle accuse, all'attacco di Gesù. La conversione della folla è durata poco. Anche davanti a Giovanni che affascina, il mondo vive umori stagionali come i bambini che giocano. Lo accusano. Gesù non ha una sorte migliore del profeta, il Battista. È giudicato da gaudente. Ma solo un cuore aperto e accogliente nella fede sa accogliere anche la notizia di un Dio che si veste di umana fragilità (Mt 11,16-19). Leggiamo bene i segni dei tempi. Felice giornata.
16 - Buongiorno e buon fine settimana. Dio non fa mai mancare al mondo i suoi profeti. Questi sono come le stelle che orientano sulla strada verso casa. I profeti interpellano i singoli come le nazioni. Sollecitano a sterzate improvvise o a cambi di marcia. La parola del profeta è bruciante e penetra i cuori; fa' vivere a condizione di accoglierla (Sir 48,1-4.9-11). Ma spesso i profeti non sono stati ascoltati né capiti. Ovviamente, non godono di popolarità perché alzano la voce e disturbano. Sono esigenti e non accettano compromessi. Questi sono i veri profeti. Elia ha parlato, Giovanni pure. È venuto ed ha parlato forte. Gesù l'ha qualificato come nuovo Elia. Quanto al Figlio dell'uomo, vero profeta, dovrà soffrire molto per opera degli scribi (cf. Mt 17,10-13). Il profeta non deve smettere di parlare, di dire la verità e di rendere testimonianza. Sei disposto anche tu ad ascoltare e ad essere un vero profeta? Oggi, Dio offre profeti e opportunità di conversione. Chi ne accoglie i richiami intravede una luce dell'oltre. Buona giornata.
17 - Buongiorno nel giorno del Signore. Oggi è la domenica della gioia (Gaudete). "Rallegratevi nel Signore... il Signore è vicino" (Fil 4,4-5). Almeno dieci ricorrenze della gioia ed esultanza si trovano nella liturgia odierna (colletta dell'anno B, letture e preghiera dei fedeli). È una gioia per ogni credente sapere che la sua missione è sostenuta e guidata dallo Spirito Santo (cf. Is 61,1-2; Lc 4,18-19). La gioia, la preghiera e il ringraziamento distinguono il cristiano (1Ts 5,16-18). È una gioia riconoscere le grandi opere compiute da Dio in Maria (Lc 1,46-55). È ancora una grande gioia avere davanti a sè dei modelli di vita. Giovanni Battista è un testimone della Luce e della Verità ( Gv 1,7-8.15). La sua identità è "una voce che grida nel deserto: "preparate le vie del Signore, raddrizzate i suoi sentieri" (Gv 1,23; Is 40,3). È un maestro di umiltà (cf. Gv 1,20). Diceva: "In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me. È più grande di me. Non sono degno di slegare il laccio del sandalo" (Gv 1,27). È pronto a rimanere nell'ombra, inutile, nascosto tra le zolle del terreno come fondamenta, invisible a tutti, non a Gesù. "Lui deve crescere e io, invece, diminuire" (Gv 3,30). Colui che voi non conoscete è qualcuno da cercare e da riconoscere. È un vero e bell’impegno. Il mondo e la Chiesa non hanno bisogno di grandi oratori, ma di voci umili, pronte a restare dietro le quinte, testimoni silenziosi della fedeltà di Dio. Siate di questi testimoni coraggiosi. Buona e felice domenica.
18 - Buongiorno e buon inizio settimana. La profezia di Geremia parla del Messia che spunterà da Davide e porterà al mondo la giustizia, la santità di Dio. Tramite il profeta, Dio promette la liberazione nuova (Ger 23,5-8) che si compirà in Gesù Cristo. Questi nascerà da Maria Vergine, mentre Giuseppe suo sposo gli farà da padre sulla terra. Come Maria, Giuseppe darà il suo consenso al piano di Dio. Come lo possiamo notare, l'annuncio è fatto alla coppia, al Giusto e alla Vergine. Giuseppe è messo alla prova per vedere che cosa aveva nel suo cuore. Nel suo cuore, scopre di amare Maria anche senza volerla possedere. Tale sentimento sarà la radice segreta della loro vita di castità. Ogni amore vero passa dal possesso alla custodia. Dopo il "Si" di Maria, abbiamo allora nella figura di Giuseppe un uomo giusto e fedele che obbedisce all'ordine di Dio (Mt 1,18-24). Il suo "Si" è decisivo per il compimento della volontà di Dio. Dio opera dentro ogni coppia: cerca e aspetta il loro sì. Grazie alla fede e al sacrificio di Giuseppe e di Maria, Dio avrà un figlio nella carne e l'umanità avrà un altro destino, quello celeste. Buona e radiosa giornata.
19 - Buongiorno per tutto il giorno. Dio è Onnipotente. È il Dio dell'impossibile. La storia di Manoach ci parla come Dio agisce nella storia. Quando lo vuole, anche la sterilità diventa feconda. È un segno della sua provvidenza. Sansone è nato misteriosamente da una donna sterile. C'è la potenza divina all'opera. Su Sansone si poserà la benedizione del Signore e il suo Spirito (Gdc 13,2-7.24-25). Nel Vangelo, Elisabetta anche lei sterile darà alla luce Giovanni Battista. Da una parte e dall'altra, si nota l'annuncio da parte dell'Angelo del Signore di una buona notizia. Quella a Zaccaria avvenne quando offriva il sacrificio nel tempio. Dio premia i giusti. Zaccaria ed Elisabetta erano avanzati in età, ma erano giusti davanti al Signore, osservavano le leggi e le prescrizioni del Signore. Ecco, Dio interviene nella loro storia per riorientare la loro visione facendo di loro i veri timorati di Dio e riconoscenti per le meraviglie del suo amore. Da loro nascerà Il Battista che è l'anello di congiunzione tra l'antico e il nuovo testamento, il ponte fra il passato ed il futuro, tra la storia di Israele e il regno di Dio. L'incontro di Dio con Zaccaria ha luogo nel tempio dove incontra la sua incredulità (cf. Lc 1,5-25). Invece per incontrare Maria, uscirà dal tempio per incarnarsi nel quotidiano. Che la nostra vita diventi il luogo di accoglienza di Dio, la sua culla. Come a Maria e a Zaccaria, Dio chiede nuova collaborazione. L'abbiamo capito nella Chiesa e nella nostra società? Buona giornata.
20 - Buongiorno. Un segno grandioso venuto dal cielo è la rivelazione al mondo di un Dio con noi, nato dalla Vergine Maria (Is 7,10-14). Maria è stata sempre amata da Dio. Per questo "è piena di grazia". All'annuncio dell'Angelo, Maria non si tira indietro e non diffida Dio, ma ascolta il suo disegno, si affida alla sua potenza e alla forza dello Spirito Santo (Lc 1,26-38). Così, l'incarnazione inizia in una casa e non nel tempio. Inizia, non a Gerusalemme, ma a Nàzaret, un piccolo villaggio sperduto. Dio entra nel mondo dal basso e sceglie Maria, una ragazzina di periferia, una povera per essere la degna madre di Gesù. Nel dialogo con Maria, l'angelo del Signore dona la sintesi del suo messaggio: Rallegrati; Non temere; da te verrà la Vita". Concretamente l'angelo dice a Maria: Apriti alla gioia. Maria avrà un altro nome: "piena di grazia" perché Dio, per primo, le ha detto di "Si". La grazia è grazia. Dio si accoglie e basta. Lui cerca in noi l'ospitalità. Aiutiamolo, con la nostra collaborazione ad incarnarsi e ad abitare questo nostro mondo. Felice giornata.
21 - Buongiorno. Oggi, abbiamo in scena Maria che visita sua cugina Elisabetta. Maria è, come lo indica il cantico dei cantici, l'amata da Dio. Non è soltanto amica bella, ma è anche diletta (cf. Ct 2,8-14). L'incontro delle due donne riportate nel vangelo odierno le fa sorridere e danzare di gioia. Le due donne sanno quello che succederà. Tramite loro si realizzeranno le grandi promesse di Dio. Elisabetta fa l'elogio della Vergine Maria per la sua fede. Nonostante le loro paure, le due donne insegnano a fidarsi di Dio senza dare troppo spazio alle ragioni umane. La vita va vissuta e posta nelle mani di Dio anche tra nebbie e incertezze. Che il nostro cuore possa diventare una pista di atterraggio per Dio che non cessa di prendere casa tra di noi e soprattutto nei tempi di prova. Maria riceve, fra tutte le donne e in modo singolare, la benedizione divina perché si è affidata a Dio (Lc 1,39-45). Possa il Signore disporci per ricevere anche noi questa benedizione di Dio. Buona giornata.
22 - Buongiorno. Stiamo ascoltando in questi giorni la storia dei bambini eccezionali che nascono misteriosamente: Sansone, Giovanni Battista, Samuele. La sterilità delle loro mamme diventa feconda. Dopo la sua nascita, Samuele, dono di Dio, sarà consacrato a Dio e i suoi genitori si prostreranno davanti al Signore come segno di riconoscenza (1Sam 1,24-28). Gesù, anche lui dono di Dio, è nato da Maria Vergine per opera dello Spirito Santo. Come Anna, Maria diventa Madre per dono del Signore. Consapevole di questo favore, Maria eleva il suo canto a Dio Onnipotente. Le prime parole pronunciate da Maria in casa di Elisabetta sono un cantico di lode. Maria arricchisce il cantico con citazioni bibliche, con le parole di salmi e profeti udite in sinagoga di Nàzaret. Fa' l'elogio di Dio per come è intervenuto e interverrà con lei, umile figlia di Israele, chiamata ad essere la porta d'ingresso di Dio nel mondo. Maria, donna dell'ascolto, si è fidata di Dio e ha lasciato spazio a Dio nel suo cuore. Il Dio che guarda gli umili e ricolma di bene gli affamati è sempre fedele alle sue promesse. Tutto in Lui è opera di misericordia (Lc 1,46-55). Come Maria, facciamo della nostra vita una liturgia di lode e una benedizione. Così, la nostra casa profumerà di Cielo. Buona giornata.
23 - Buongiorno e buon fine settimana. Dio è il Dio della storia. È lui che manda in missione con dei compiti precisi. Nel nostro brano, manda il nuovo Elia, Giovanni Battista per convertire i cuori in attesa del Signore Gesù che nascerà (Ml 3,1-4.23-24). Nel dare un nome a Giovanni Battista ancora bambino, cambia la tradizione. Interroghiamo anche noi le nostre tradizioni per vedere se non vi sono alcune presunte tradizioni inconsistenti che prendono poco conto di Dio. È tempo di convertirsi a Lui e di passare dal silenzio al canto e dalle abitudini consolidate alla novità e stupore della fede. Dio è il regista della storia. Scioglie la lingua di Zaccaria. Questi è libero grazie ad Elisabetta che ha seguito la logica del cielo (cf. Lc 1,57-66). Lasciamo che sia Dio a parlarci, a dettare le regole, a prendere il sopravvento sulle nostre paure. Sta nascendo Dio in mezzo a noi e ci vuole una mente libera, come quella di Elisabetta, per riconoscerlo. Buona preparazione al Santo Natale e felice giornata.
24 - Buongiorno nel giorno del Signore. La storia della salvezza è la storia di Dio alla ricerca dell'uomo. La storia biblica testimonia che fu Israele ad essere scoperto da Dio. Davide si propone per costruire una casa a Dio, ma sarà Lui a costruirgli una casa stabile con la nascita di Gesù Cristo (cf. 2Sam 7, 1-7,1-5.8-11.16). Il brano dell'annunciazione dell'Angelo alla Vergine Maria (Lc 1,26-38) è la terza volta che ritorna in questo mese (l'8, il 20 e oggi 24 dicembre). Con quest'annuncio, Dio si è fatto carne. L'incarnazione è l'ultima tappa di una lunga storia di relazioni tra Dio e l'umanità che troveranno compimento nella morte e risurrezione del Signore Gesù Cristo. Dio si è avvicinato all'umanità attraverso i profeti in un dialogo a senso unico. Visti i magri risultati, Dio ha cambiato strategia. Si è rivestito di carne umana dando una dignità a ogni carne. Ha bussato al cuore di Maria perché il seme del Verbo eterno cadesse in una terra bagnata, una buona terra, una terra santa qual era il grembo di una ragazzina della periferia di Nazaret. Nel racconto, abbiamo due parole significative pronunciate dall'Angelo: "Rallegrati Maria" e "Piena di grazia". Dio si è innamorato di te e tu profumi di Dio. La vocazione del cristiano è quella di Maria. Dio ha chiesto spazio nel suo cuore. La grazia da chiedere è di essere il grembo di Dio e di generarlo al mondo. Sii tu la culla per Dio che nascerà per te, per rigenerare la tua vita. Felice domenica.
25 - Buongiorno e buon Natale. Esci dal buio perché Dio ti ha manifestato il segno della sua potenza e della sua gloria (cf. Is 9,1) nell'innocenza di un bambino. Ecco, Natale ti rivela la piccolezza di Dio che ritrova la sua grandezza in una stalla. È nella stalla che troverai la reggia del Re dei Re. Lui preferisce incarnarsi nella semplicità e stare tra gli ultimi. Comincia il suo primo incontro con i pastori, capaci di leggere il cielo stellato e di accorgersi del loro Creatore (Lc 2,1-14). Non c'è più dubbio. Gesù si è fatto carne ed ha voluto rimanere in mezzo a noi (Gv 1,14). Ha riconsacrato il corpo a cui ha ridato la sua dignità. Rinasci con la Chiesa che ti copre e ti accompagna, che ti nutre e ti rinnova. Rinasci anche tu Chiesa. Sii sempre più pulita, umile e più madre. Rinasci o uomo, tu cristiano. Sii più credibile e non solo credente. Se fai politica, sii più vicino alla gente e meno litigioso. Se sei credente scendi, abbassati ancora come il tuo Signore per essere elevato. Non pretendere di essere grande né protagonista in primis del presepe. Sii umile. Se vuoi essere più umano, contempla il presepe e adora. Il tuo volto sarà illuminato per illuminare a tua volta il mondo. Viva sempre Dio che si è manifestato nella carne e ha rifatto l'alleanza rotta dal peccato di Adamo ed Eva. Vinca l'amore di Gesù bambino. Auguri alla Madonna e a San Giuseppe. Auguri ai timorati di Dio. Buon e felice Natale.
26 - Oggi facciamo memoria di Santo Stefano, martire, una figura speciale, un testimone, un modello di coerenza e di fede. Ha capito il senso profondo delle Sacre scritture che attestano Gesù Cristo e lo proclamano Signore. Lui contempla Gesù Cristo risorto e che sta alla destra di Dio (cf. At 6,8-10; 7,54-59). La Chiesa vuole dirci in questa memoria di Stefano che credere coinvolge tutta l'esistenza. All'indomani del Santo Natale, la chiesa ci invita a fissare lo sguardo sulla verità del mistero e non a lasciarsi prendere dalle luci di contorno. Stefano non si è piegato alla logica umana né ha voluto rinnegare il Signore. Ha seguito fino in fondo Gesù Cristo, crocifisso (cf. Mt 10,17-22). Va bene emozionarsi davanti al bambino Gesù, ma quel piccolo è già un segno di contraddizione. E Stefano l'ha seguito come discepolo fedele fino alla testimonianza del sangue, il martirio. Auguri agli Stefano e Stefania. Felice giornata.
27 - Buongiorno. Nella gioia del Natale, stiamo meditando sul mistero del Verbo incarnato proclamato da Giovanni, apostolo ed evangelista. Egli ha saputo puntare in alto come l'aquila ed entra in profondità del mistero di Gesù Cristo. Abbiamo contemplato la sua gloria (cf. Gv 1,14) e ne vogliamo fare l'esperienza per annunciarlo e proclamarlo al mondo. Quello che abbiamo cercato, visto e udito; quello che le nostre mani hanno toccato è il Verbo della vita (cf. 1Gv 1,1-4). Se i discepoli che hanno vissuto con Gesù fanno fatica a credere nella sua risurrezione, a che punto siamo noi? Tre atteggiamenti si verificano nel Vangelo:
1) Per Maria di Magdala, hanno portato via il suo Signore.
2) Pietro entra nel sepolcro e constata la tomba vuota.
3) Giovanni, lui, vede e crede. Il cammino è diverso per tutti, ma tutti sono almeno in cammino. In Giovanni si accende una luce, la certezza della fede. Nel mistero della passione e della risurrezione, Giovanni legge il mistero del piccolo Gesù che, fin dalle privazioni delle prime ore di vita si rivela Salvatore (cf.Gv 20,2-8). Crede perché i segni sono sufficienti da capire ed evidenti per il cuore. Il discepolo amato dal Signore ha un cuore pronto a bruciare la distanza tra Gerusalemme e i sepolcri, tra i segni e il loro significato. Beato il cuore che sa "amare" e il cuore che "vede in profondità". Buon proseguimento. Buon onomastico ai Giovanni, Gianni, Giovanna, Gianna. Buona e felice giornata.
28 - Buongiorno. Oggi è la festa dei santi innocenti, martiri. È il martirio dei bambini uccisi da Erode che rendono testimonianza a Cristo, non con le parole, ma con il loro sangue. Gesù è subito braccato. Nato a Betlemme, fuggirà in Egitto e ritornerà a suo tempo a Nazaret: disagio a non finire. La sofferenza segnerà già le sue prime ore di vita. Erode non ammette concorrenti; pure Dio fa ombra al tiranno che teme che si possa rubare il suo potere. Allora si scatena la sua furia di violenza omicida contro i bambini di Betlemme sotto i due anni con l'intento di uccidere il Messia, di porre fine alla sua vita (Mt 2,13-18). Il mondo non impara. Continua nel nostro mondo quel dramma di una volta: l'uccisione quotidiana dei bambini, la soppressione della loro vita. Eppure, promuovendo la vita dei piccoli, si salva il futuro, si salva il mondo. Togli in noi, Signore, il cuore cattivo, quello di pietra e infondi in noi, Signore, un cuore aperto, quello accogliente. La nostra fede in Gesù bambino ci liberi da una visione sbagliata ed errata della vita, e ci riporti alla sua natura profonda, cioè la lotta fra luce e tenebre, fra Verità e falsità, fra chi accoglie e chi respinge Dio (cf. 1Gv 1,5-2,2). Amiamo e salviamo la vita. Radiosa giornata.
29 - Buongiorno per tutto il giorno. Conoscere Gesù, dimorare in Lui, mettere in pratica i suoi comandamenti, riassunti nel comandamento dell'amore del fratello, sono orientamenti della vita cristiana. Chi AMA VIVE in Cristo e ABITA nella LUCE. Chi ODIA è nelle TENEBRE (1Gv 2,3-11). Nel Vangelo (Lc 2,22-35), siamo alla scuola della fede. Il vecchio Simeone, un uomo giusto e timorato di Dio, era in comunione con Lui. Fu guidato dallo Spirito Santo per incontrare il bambino Gesù nel tempio di Gerusalemme. Frequentava già quotidianamente questo tempio aspettando la consolazione di Israele. Ha visto con i suoi occhi le meraviglie del Signore nel bambino Gesù, l'ha preso in mano come se avesse in mano l'eucaristia, l'ha benedetto e ha cantato la sua prontezza di partire in pace da questo mondo. La sua profezia è degna di essere notata perché descrive l'identità e la missione di Gesù: Egli è presente nel mondo per 'la rovina e la risurrezione' di molti in Israele e allo stesso tempo è segno di contraddizione (Lc 2,34). Il mistero della passione e della morte di Gesù è rivelato a Maria (cf. Lc 2,35). Come si può notare, pochi attimi hanno illuminato ottant'anni di vita di Simeone. Dio conceda a ciascuno di noi di avere quei pochi minuti che possano cambiare la nostra esistenza. Possa anche darci la possibilità e la gioia di frequentare spesso la casa di Dio per vedere oltre lo scontato, il mistero di Dio. Auguri a tutti e Buona giornata.
30 - Buongiorno e buon fine settimana. Il mondo creato da Dio è bellissimo. Ma quando non è salvato da Gesù Cristo, è tutto immerso nel peccato, cioè nell'egoismo, nell'avidità, nell'orgoglio, nella superbia e nell'impurità. Un cristiano non deve amare un mondo come questo, ma lo deve combattere e vincere (1Gv 2,12-17). La nostra battaglia è contro il maligno. Il Vangelo odierno è il seguito di quello di ieri. Siamo sempre alla scuola della fede e della fedeltà. La bella figura che ci è presentata è quella di Anna, figlia di Fanuele, una profetessa. Come il vecchio Simeone, era anche avanzata in età. Aspettava anch'essa la redenzione di Gerusalemme come tanti altri. La sua fedeltà è sottolineata in questo brano del Vangelo (Lc 2,36-40). Era rimasta vedova sette anni dopo il suo matrimonio. Che prova! Eppure, è rimasta costante, contando solo su Dio che protegge e consola nelle tribolazioni. Non si allontanava dal tempio SERVENDO DIO GIORNO E NOTTE con DIGIUNO e PREGHIERE. L'incontro con Dio gioisce e riscalda il cuore. L'incontro con Dio apre la persona alla lode e alla testimonianza. Possa il Signore visitarci e manifestarsi a noi per togliere l'indifferenza a suo riguardo che sta prendendo posto nei nostri cuori. Buona giornata.
31 - Buongiorno nel nome del Signore. La storia della salvezza è una storia di fede che è adesione e obbedienza alla volontà di Dio (cf. Eb 11,8.11-12.17-19). Dio risponde alla fede di Abramo a cui è promessa, con la fecondità di Sara, una discendenza innumerevole (Gn 15,1-6; 21,1-3). Oggi è la festa della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. La liturgia odierna ci presenta Maria e Giuseppe che assumono la loro responsabilità di genitori portando il Bambino Gesù al Tempio per presentarlo al Signore. Subito le braccia di un uomo e di una donna se lo contendono. Sono due anziani, Simeone e Anna, due innamorati di Dio, due fedeli che frequentavano il Tempio, senza ruoli ufficiali. Grazie alla loro fede, il mondo ha ricevuto l'eterna giovinezza di Dio. I loro occhi erano velati dall'età avanzata, ma non la loro fede. Sono stati guidati dallo Spirito Santo per andare incontro al Salvatore. Hanno accolto Gesù nelle loro braccia aperte (Lc 2,22-40). Possa il Signore ispirarci ad accogliere la vita. Oltre alla vita, possa il Signore aiutare le nostre famiglie a vivere nell'armonia e nella pace. Che le coppie possano vivere nell'amore reciproco, nella gratuità e fedeltà. Tantissimi auguri alle nostre famiglie. Buona domenica e buona festa a tutti.